La denuncia dei consiglieri regionali Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari
Occorre leggere attentamente e in controluce il documento predisposto dalla Giunta Regionale in tema di lotta alle povertà: sul reddito di cittadinanza diffidate dalle imitazioni.
Anzitutto le note negative: oltre al sistema cervellotico di assegnazione delle poche risorse previste, è veramente incredibile che la Regione stanzi per il 2016 oltre 4 milioni per pagare i vitalizi dei consiglieri regionali, ma non riservi nemmeno un euro di risorse proprie per la lotta alle povertà.
Chi analizzasse il documento, potrebbe partire da questo elemento per riscontrare come, differentemente da quanto sostenuto da Catiuscia Marini, la povertà non possa dirsi affatto ‘centrale’ per questa Giunta: se fosse stata ‘centrale’, la presidente di Regione avrebbe combattuto per tagliare sprechi e inefficienze, andando a prendere i soldi – decine di milioni – nella spesa improduttiva, nei contributi a pioggia legati alla formazione, nella creazione di figure professionali non richieste dal mercato, nelle partecipate fallimentari, nelle decine di posizioni dirigenziali strapagate, mentre i precari fanno la fame.
Ripetiamo: se la povertà fosse stata centrale, Catiuscia Marini avrebbe investito strutturalmente risorse proprie della Regione. E invece no.
Siamo pertanto alla mera esecuzione della linea di Governo cui si aggiungono poche risorse europee (2,5 milioni all’anno) per assegnare infine 80 euro al mese a persona: è dignitosa una cifra del genere, se l’interessato avesse un reddito reale pari a zero o poco più?
E’ poi certamente vero che in Umbria, per le povertà, si prevedono più fondi nel 2017 rispetto all’anno in corso. Il motivo è però esclusivamente tecnico, ma la Giunta Marini si guarda bene dal segnalarlo: parte del 2016 è già passato.
Positivo è il fatto che, a furia di parlarne e di esercitare legittime pressioni, la vecchia politica abbia battuto un colpo, ma è certamente insufficiente e tardivo.
La strada resta dunque lunghissima.
Si deve fare molto di più se davvero si vogliono supportare i 40.000 cittadini umbri sotto la soglia di povertà e se veramente la politica intenda tornare credibile e vicina ai più deboli: per tali motivi, nei prossimi giorni e direttamente in Aula, presenteremo puntuali emendamenti al Bilancio.
E, come che vada, assicuriamo sin d’ora e pubblicamente che, al riguardo, non molleremo mai.
Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari,
Portavoce M5S – Consiglio regionale dell’Umbria