Inaccettabile il comportamento di Coop. A pagare sono venti famiglie di lavoratori tarquiniesi
TARQUINIA – Riceviamo e pubblichiamo: La chiusura del punto vendita Ingrande di Tarquinia e la conseguente mobilità dei dipendenti sono un fatto gravissimo. Per la prima volta nella sua storia, la Coop rompe il patto sociale con i propri dipendenti.
Con un inatteso colpo di spugna alla filosofia e alla storia dell’intero movimento cooperativista, un’organizzazione d’ispirazione mutualistica, che pure fruisce di agevolazioni rispetto all’imprenditore privato e si avvale del sostegno economico del prestito sociale, rinnega la propria storia e la propria identità.
A pagare non sono i veri responsabili di questo sfacelo, che è figlio dell’improvvisazione e della gestione “allegra” di una classe dirigenziale privilegiata, ma venti famiglie di lavoratori tarquiniesi, ai quali siamo e saremo vicini in modo costruttivo e senza cedimenti o incertezze.
Il Partito Democratico di Tarquinia esprime sdegno e preoccupazione per un atteggiamento arrogante, superficiale, irresponsabile che denota una deriva gestionale della quale la Coop, dovrà rendere conto ai cittadini di Tarquinia e ai propri soci finanziatori.
Segreteria del Circolo PD “Domenico Emanuelli” di Tarquinia