Il noto critico d’arte: “Il progetto di parco eolico è espressione di speculazione mafiosa e violenza contro il paesaggio”
VITERBO – Vittorio Sgarbi invita alla mobilitazione dell’opinione pubblica e delle più alte istituzioni contro la realizzazione di un parco eolico tra Tarquinia e Tuscania.
«Nel giorno del referendum sulle trivelle – osserva Vittorio Sgarbi – due capitali della bellezza italiane, più che vincolate dall’Unesco, Tarquinia e Tuscania, continuano a essere minacciate dal progetto di un parco eolico, espressione di violenza contro il paesaggio e speculazione mafiosa, in pieno contrasto con l’articolo 9 della Costituzione.
La Provincia di Viterbo – rivela Sgarbi – ha programmato una Conferenza dei Servizi per il 5 maggio prossimo; occorre pertanto mobilitarsi facendo arrivare alla Regione Lazio e al Presidente della Repubblica Mattarella una petizione con migliaia di firme contro questa nuova testimonianza di barbarie.
Per quel che mi riguarda – assicura Sgarbi – io denuncerò la minaccia in ogni sito. Chiedo, inoltre, la piena adesione del Comune di Viterbo che aspira a diventare capitale italiana della cultura nel 2018, e non può certamente presentarsi con questo marchio d”infamia delle vicine città più belle della sua provincia.
No alla mafia, no all’eolico»
Prof. Vittorio Sgarbi – Ufficio Stampa
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