CIVITAVECCHIA – Scintille tra sindacati sul porto. Il contratto celebrato dall’Ugl che recentemente ha annunciato in pompa magna attraverso Fabiana Attig, viene criticato dalla Filt Cgil, che sostiene che l’intesa è stata siglata nel dicembre scorso in un tavolo a cui l’Ugl non era presente. Precisazioni e stoccate velenose a parte, la recentemente afferma che i sindacati devono fare in modo che lo sviluppo del porto si concretizzi e non sfruttarne le vicende per farsi pubblicità.
“Recentemente – dichiara Alessandro Borgioni, segretario generale della Filt Cgil Roma Nord Viterbo – sulla stampa locale abbiamo letto che un sindacato e nello specifico l’Ugl aveva siglato il nuovo contratto dei porti, la notizia decisamente incompleta necessita di qualche breve considerazione.
Nell’articolo ci si è dimenticati di ricordare che lo stesso contratto dei porti era già stato siglato il 15/12/2015 dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori che hanno svolto la trattativa con le associazioni dei datori di lavoro, ebbene a quel tavolo, altra dimenticanza, non era presente l’Ugl in quanto ritenuta scarsamente rappresentativa nel settore, quindi la firma di cui si dà notizia è una semplice sottoscrizione per adesione, a 4 mesi dall’entrata in vigore, di un contratto presentato, negoziato e definito da altri.
L’Ugl non avendo partecipato in modo fattivo alla stesura del testo, presentando in quella sede una concreta piattaforma oggetto di confronto dialettico e non avendo negoziato alcuna clausola o aspetto del contratto, si è limitata passivamente a recepire l’assetto negoziale scaturito dal confronto maturato sui tavoli di trattativa dove i suoi delegati erano assenti.
L’adesione quindi non rende l’Ugl parte del contratto ma solo un soggetto esterno ad esso che fa proprie le norme da altri stipulate, è questa la sostanziale differenza tra sottoscrivere un contratto e più semplicemente aderirvi successivamente, questa distinzione è ben chiara nello statuto dei lavoratori dove si riconoscono i diritti sindacali solo a quelle associazioni che hanno un’effettiva capacità rappresentativa provata dalla partecipazione concreta alla formazione del contratto.
Pertanto anche il solo riconoscimento della rappresentanza sindacale aziendale a organizzazioni sindacali, che sottoscrivono il contratto per adesione, potrebbe rappresentare per le aziende una violazione dell’art.17 dello statuto dei lavoratori.
Una volta fatte le dovute precisazioni riteniamo utile ricordare a tutti noi che, come già affermato in altre circostanze, il porto di Civitavecchia rappresenta una delle prospettive di crescita ed incremento occupazionale più interessanti della regione Lazio ed il nostro compito è di costruire le condizioni affinché gli investimenti programmati e in programmazione non prendano altre strade, ritengo altresì necessario evitare che le vicende del porto vengano utilizzate per acquisire spazi nella discussione politica della città, degenerazione fin troppe volte vissuta nel passato”.