L’uomo era deceduto in ospedale pochi giorni dopo il ricovero. Sembra fondata la denuncia della figlia
CIVITAVECCHIA – Non ci sono ancora conferme ufficiali ma, le prime indiscrezioni, parlano di gravi lacune diagnostiche sul povero Gennaro Andriano, deceduto il 6 aprile scorso all’ospedale San Paolo.
Il giorno dopo il decesso dell’uomo la figlia presentò un esposto all’autorità giudiziaria. In questo esposto ha raccontato tutte le varie fasi. L’arrivo al Pronto Soccorso, il ricovero in astanteria, i forti dolori addominali, la mancanza di assistenza, il trasferimento in reparto e, successivamente, la morte.
La famiglia ha anche nominato un consulente di parte, il medico legale Gino Saladini, il quale, però, non ha voluto rilasciare dichiarazioni sul caso in quanto ancora coperti dal segreto istruttorio.
Dalle prime indiscrezioni, però, ci sarebbero riscontri su alcune “sviste” che avrebbero fatto emergere indizi di reità da parte di qualche medico in servizio presso l’ospedale.
Il fascicolo è in mano al sostituto procuratore Lorenzo Del Giudice, il quale, prenderà atto delle istanze dei familiari e i dubbi che sembrerebbero aver trovato riscontri dopo l’esame autoptico e la più approfondita lettura della cartella clinica.
Il legale della famiglia, Roberto Abbruzzese, si è detto fiducioso per il lavoro svolto dal perito e che presto potrebbero esserci importanti novità.