Il Ministro Stefania Giannini, in qualità di ex rettore dell’Università per Stranieri di Perugia, è stata condannata per danno erariale
L’ex rettore dell’Univerisità per Stranieri di Perugia e attuale ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, è stata condannata dalla Corte dei Conti dell’Umbria al pagamento di 9.187,50 euro (la richiesta dell’accusa era di 420mila euro) per canoni mai riscossi per la morosità di locali presi in affitto dall’Università per Stranieri e dati in subaffitto a una società che doveva occuparsi di attività culturali e ricreative in favore degli studenti dell’Università per Stranieri. In questo quadro si condanna la Giannini, il direttore amministrativo Paola Balsamo e il consiglio d’amministrazione, tra cui l’attuale rettore Giovanni Paciullo.
Per me una situazione non nuova dato che, sulla vicenda, avevo già presentato tre interrogazioni in Parlamento chiedendo lumi. “Abbiamo presentato interpellanze in cui era già stato sollevato il problema dei canoni pagati a vuoto, cioè senza che ci fosse un reale vantaggio per l’Ateneo, con il conseguente danno al bilancio. L’ex rettore ci ha sempre risposto in maniera evasiva e superficiale, dichiarando di non avere alcuna responsabilità per l’irregolare gestione contabile e amministrativa dell’Ateneo. Ma, data la recidività ai danni erariali, presenteremo un’interrogazione affinché il ministro venga a riferire in Parlamento e valuti l’opportunità di dimettersi.
I ministri di questo Governo ci hanno abituato a tutto, ma un ministro condannato per danno erariale che rimane saldato sulla poltrona è veramente il colmo! Inoltre, stiamo valutando di presentare un esposto alla Corte dei Conti per la palazzina dell’ex senologia, come avevamo segnalato in una precedente interpellanza, comprata per molti soldi dall’Università per Stranieri dalla provincia di Perugia con il risultato di un inutile spreco di denaro pubblico poiché l’edificio, attualmente, è in disuso.
Tiziana Ciprini,
Portavoce M5S
Camera dei Deputati