La differenziata comporta un impegno per i cittadini. Ricordare date e divisione del singolo rifiuto non è stato, soprattutto all’inizio, molto semplice ma al disagio si aggiungeva la consapevolezza che l’impegno avrebbe portato ad un maggior rispetto per l’ambiente ed anche, si sperava, un risparmio per le nostre tasche.
Ad oggi purtroppo la prima speranza è drasticamente ridimensionata visto il proliferare delle discariche a cielo aperto dove si butta in maniera illegale ogni tipo di materiale, anche speciale, che non può essere differenziato e che va ad aggiungersi all’indifferenziato, e quindi in discarica, con buona pace della difesa dell’ambiente e dei costi del servizio.
Meglio non va per il risparmio, visto che anche quest’anno la tari è aumentata. Il motivo, oltre al previsto aumento ISTAT, è l’incremento di servizi che la giunta ritiene necessari: più passaggi nel centro storico, eliminazione di 9 isole di prossimità, la pulizia del guano dei piccioni.
Ad una attenta analisi la nostra opinione è che tali iniziative non solo non porteranno a sostanziali risultati, ma andranno anche ad incidere in maniera ingiusta sui cittadini. I passaggi in più nel centro storico si rendono necessari perché non viene rispettato il calendario dei giorni di raccolta, ne consegue che i 75,000 euro che TUTTI i cittadini pagheranno in più, sono causati da coloro che incivilmente non seguono le regole; stessa questione per la soppressione delle isole di prossimità, considerata necessaria per arginare l’abbandono illegale, per cui TUTTI i cittadini pagheranno 143.000 euro in più.
Questa amministrazione invece di colpire chi incivilmente abbandona i rifiuti senza rispettare le regole, preferisce far pagare anche chi le regole le rispetta; chissà se a breve per risolvere il problema della sosta selvaggia nel centro storico, useranno lo stesso metodo e faranno pagare la multa per divieto di sosta anche a chi parcheggia rispettando il codice della strada; non dimentichiamo poi che i 30.000 euro previsti, che temiamo non siano sufficienti, a causa di cittadini incivili, spesso nemmeno residenti nel nostro comune, che scambiano isole ecologiche e strade per discariche private dove buttare di tutto.
Il nostro timore è che anche togliendo i cassonetti continueranno a farlo e senza controlli adeguati il problema non si risolverà, anzi quasi sicuramente peggiorerà. A questo si aggiunga che il sistema di tariffazione del servizio non rispetta il principio del “chi inquina paga” in quanto il comune non ha mai preso in considerazione le nostre proposte di un sistema di tariffazione puntuale, utente per utente, che addebiti ad ogni cittadino l’esatto costo dei rifiuti prodotti ed ecco che a pagare saranno anche e soprattutto i cittadini più virtuosi.
Stesso discorso per la questione delle tariffe che, secondo la nostra lettura della delibera di consiglio, andranno a pesare esclusivamente per i nuclei familiari che si vedono aumentare da 1,17 a 1,22 euro per metro quadro la quota fissa e dai 2 ai 9 euro la quota variabile della tariffa a fronte invece di una riduzione di quasi tutte le categorie commerciali (es. banchi di mercato da 8,89 a 8,84 o banchi mercato beni durevoli da 5,11 a 5,08, ortofrutta-pescherie-fiori e pianti-pizza al taglio da 7,66 a 7,62, mense-birrerie-amburgherie da 6,82 a 6,78, a quota fissa). Una differenziazione che proprio non capiamo visto che gli aumenti decisi dal comune dovrebbero essere a nostro avviso condivisi da tutti i contribuenti in maniera uguale.
Insomma il pasticciaccio dei rifiuti prosegue e l’incompetenza dell’amministrazione continua a palesarsi. Un suggerimento al Sindaco ci sentiamo di darlo: rispetti gli impegni presi dal consiglio comunale, che ha votato il nostro ordine del giorno per l’individuazione di criteri di “rifiuti 0” per il prossimo contratto e individui un professionista competente per l’assessorato che dovrà seguire l’iter del prossimo bando, non un politico.
Saremo ascoltati?