MORTO SAN CAMILLO, SANTORI: LA TRAGEDIA NON E’ CASUALE. ZINGARETTI CHIARISCA

Ennesimo incendio ed altri fatti oscuri avevano suonato il campanello d’allarme. Ecco mia denuncia a Procura a gennaio 2014. Adesso fuori i responsabili, politici e non

“Ero stato un cattivo profeta solo qualche mese fa quando, a seguito di numerosi sopralluoghi e dell’ennesimo incendio che era divampato nei locali sotterranei, apparivano evidenti, nella loro precarietĆ , le misure di sicurezza del San Camillo, soprattutto nel reparto di maternitĆ , dove manca per intero il sistema di emergenza. Avevo chiesto a gran voce un monitoraggio dell’intero plessoĀ  per verificare l’adeguatezza della struttura alle normative di sicurezza antincendio e dei luoghi di lavoro. Oggi ci scappa il morto e appare evidente che Zingaretti, sotto il profilo politico, lo avrĆ  sulla coscienza. E’ chiaro che non ĆØ di un Paese normale morire in ospedale a causa di un incendio e mi aspetto l’individuazione dei responsabili di questa tragedia, politici e non”, cosƬ in una nota Fabrizio Santori consigliere regionale del Lazio di Fratelli d’Italia.
“Dopo l’incendio di febbraio avevo invitato la Procura della Repubblica di Roma ad accelerare l’iter di indagine in merito all’apertura del procedimento penale n. 691/14 K avviato grazie ad un esposto del sottoscritto che ad oggi sta indagando contro ignoti. Troppi fatti oscuri e senza risposta si sono verificati negli ultimi due anni: sabotaggio al sistema dell’ossigeno per i pazienti gravi nel gennaio 2015, continui interruzioni del sistema elettrico con sabotaggi ai cavi elettrici di alimentazione che ha messo in ginocchio l’intero ospedale, danneggiamento dei gruppi di alimentazione d’emergenza, Ā incendi improvvisi nei sotterranei. Tutto quello che accade appare patologico e molto grave e dai vertici politici e sanitari non si sono viste risposte forti e concrete. CosƬ come giĆ  chiesto in altre occasioni, continuerĆ² ad esigere uno screeningĀ  immediato sullo stato di sicurezza di tutte le struttureĀ  ospedaliere presenti nel territorio regionale. Diversi erano stati i campanelli di allarme, questo tragico episodio spero sia per qualcuno un punto diĀ  partenza per prendersi le proprie responsabilitĆ . Mi aspetto in primis le dimissioni di Alessio D’Amato la cui incapacitĆ  nel gestire la complessa macchina del SSR regionale ĆØ ormai tristemente evidente a tutti. La situazione dei nosocomi romani ĆØ critica e l’amministrazione Zingaretti non ha fatto altro che peggiorare il quadro dell’offerta sanitaria, nonostante ogni volta ripeta come un ritornello che tutto va bene e che il piano di rientro sta dando i suoi risultati. La veritĆ  ĆØ un’altra cosa e il Presidente della Regione Lazio appare assolutamente sordo rispetto alle denunce che provengono non solo dalle opposizioni ma anche dai cittadini. E anche stavolta abbiamo ragione”, conclude Santori.

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