La Regione ha rigettato la richiesta di proroga della “stazione di trasferenza”, ma l’amministrazione si è ben guardata di informare la popolazione
CIVITAVECCHIA –
Riceviamo e pubblichiamo– Cozzolino e Manuedda ce la hanno fatta. Civitavecchia da stamattina è ufficialmente in “emergenza rifiuti” … più, o forse peggio di Napoli qualche anno fa … Dopo due anni di totale e colpevole lassismo, inconcludenza ed inattività, determinata da assoluta incapacità, i nodi sono arrivati al pettine.
Come noto, la gestione della discarica è da tempo stata revocata al Comune ed HCS, per le loro gravissime inadempienze. I rifiuti non erano rimasti per le strade di Civitavecchia esclusivamente per il buon senso della Regione Lazio che aveva autorizzato una “stazione di trasferenza” nella quale trasferire i rifiuti dai compattatori ai camion per il trasporto a Viterbo. Al di là dei costi stratosferici, che si scaricheranno sui poveri cittadini tra qualche giorno, con aumenti poderosi ed ormai insostenibili della Tariffa Rifiuti, l’autorizzazione temporanea della Regione aveva permesso di evitare il dramma dei rifiuti per strada.
Erano stati richiesti però impegni concreti a Cozzolino e Manuedda per la chiusura dei vecchi invasi. Ovviamente l’invito è caduto nel vuoto. Per mesi e mesi, i due sono rimasti completamente inattivi e stamattina la Regione – come ripetutamente anticipato – ha confermato anche la chiusura dello straordinario centro di trasferenza per il prossimo 30 giugno, poiché nella stessa area dovranno svolgersi i lavori che il Comune non ha colpevolmente eseguito.D’altra parte dopo due proroghe e dopo oltre un anno di tolleranza, anche la Regione deve aver capito che l’amministrazione locale non riuscirà mai a combinare un bel nulla, figuriamoci una nuova strategia di gestione dei rifiuti.
Insomma. Si salvi chi può … tra pochi giorni, finalmente, per esclusiva loro responsabilità, Cozzolino e Manuedda regaleranno una bella emergenza rifiuti come Civitavecchia non ha mai conosciuto prima e come mai avrebbe dovuto conoscere viste le infrastrutture a disposizione e quelle autorizzate dalle amministrazioni precedenti.Spero che siano soddisfatti di questo “capolavoro”, che sarebbe stato difficile da completare anche impegnandosi per il peggio …Stavolta, però, la cantilena della “colpa è di chi ci era prima” non potrà proprio essere invocata. Dopo oltre due anni di governo, la responsabilità è tutta ed esclusivamente loro.
Farebbero bene i due a dimettersi senza esitazioni e lasciare fare a chi ne sa decisamente più di loro … prima che sia veramente troppo tardi.