La lettera aperta al Presidente della Regione Lazio del candidato della lista civica Armando Tondinelli
Bracciano – Caro Presidente Nicola Zingaretti, le scrivo perché so che oggi Lei viene nel nostro territorio, sul lungolago di Anguillara Sabazia, a “tirare la volata” al candidato sindaco del suo partito. Operazione politicamente comprensibile, in fondo tutti i partiti tradizionali, in occasione delle consultazioni amministrative vedono i propri big scomodarsi per puntellare le candidature che possono rischiare di perdere quella manciata di voti che separa nello spoglio la sconfitta dalla vittoria, e Lei è troppo intelligente per non comprendere che il giovane candidato anguillarese ha bisogno di voti per non rischiare di rimanere fuori dal ballottaggio, o peggio, di veder vincere qualche suo avversario già al primo turno.
Lei viene a raccontare le opportunità offerte al territorio dall’accordo firmato tra Governo e Regione, che sblocca i fondi, spero solo che non venga a venderlo come fosse quasi merito dei sindaci o dei candidati a tale carica del suo partito, perché si configurerebbe come “pubblicità ingannevole”.
Le chiedo però come mai non ha deciso di prolungare di qualche chilometro questa sua “capatina” sulle sponde del nostro lago, non tanto per venire a supportare la candidatura di Claudio Gentili, l’uomo che in un’intervista quasi si vergognava di sostenere che era il candidato del Partito Democratico. Lei, come anche i braccianesi, sa bene che le chiacchiere a favore di Gentili sono fiato sprecato, perché dopo il terremoto amministrativo lasciato dai suoi compagni di partito, in testa l’ex sindaco Sala, non c’è nessuna possibilità che l’uomo scelto dal passato primo cittadino, senza ricorrere alle primarie, possa succedergli.
Lei però a Bracciano dovrebbe venire lo stesso. Per spiegare ai cittadini, che pur sono appartenenti alla Regione da Lei governata, come sia possibile che la Corte dei Conti evidenzi falle nel bilancio comunale per tre anni di fila. Lei dovrebbe farci capire come sia stato possibile che nessuno, in Provincia, in Regione, negli altri enti sovraordinati, abbia mai avuto nulla da eccepire nell’operato del sindaco Sala. Lei dovrebbe venirci a spiegare per quale motivo i cittadini braccianesi saranno costretti a pagare i salatissimi conti pubblici lasciati dal suo partito in un rosso così profondo da far venire alla mente un famoso film di Dario Argento. Lei dovrebbe venirci a spiegare come mai Pietro Daminato, coordinatore del locale circolo del Suo partito, non si vergogni nel presentarsi agli appuntamenti elettorali del candidato simulacro di Sala. Lei dovrebbe venire a spiegarci come sia possibile che, in una lista diversa, si presenti l’ex assessore ai lavori pubblici Ivano Michelangeli, nominato dalla giunta guidata dal Suo partito, che tanto ha contribuito nello sfacelo della passata giunta. Come dire, i guai provocati dal Suo partito non cercano di ripetersi solamente nella lista Gentili, ma si ramificano in altre liste come metastasi.
Lei dovrebbe venire a raccontarci che Bracciano può e deve tornare a essere una città normale, dove chi sale sulla poltrona di maggiore prestigio lo fa nell’interesse pubblico, e non per i propri interessi, dove la legalità torni a rappresentare un valore, dopo che questa è stata abbandonata da chi ha governato fino a oggi. Sono convinto che quanto detto sopra sia condiviso anche da Lei, anche se dicendo queste cose andrà contro i rappresentanti del Suo partito nel nostro territorio. Ma sono convinto che Lei, uomo di Stato, abbia più a cuore l’interesse della cittadinanza rispetto ai miseri interessi di bandiera.
Cordiali saluti Armando Tondinelli (Candidato sindaco liste civiche “PATTO PER BRACCIANO” e “NOI PER TONDINELLI”)