Dopo le scosse di terremoto tra Umbria e Lazio, interviene la società che vuole realizzare la contestata centrale geotermica sull’altopiano dell’Alfina
Pubblichiamo il comunicato stampa della Geotermia Italia SpA: Impianto geotermico pilota Castel Giorgio: nessuna relazione tra geotermia e sismicità di un territorio. Tutti i modelli e le analisi fatte e riportate nello studio di impatto ambientale confermano non correlazione delle attività di coltivazione geotermica previste e la sismicità naturale della zona. Anche il centro di ricerche dell’RSE-GSE ha modellizato, con il geologo Fabio Moia e una squadra di geologi, la coltivazione del fluido geotermico in quantità superiori a quelle che verranno utilizzate nel progetto “Impianto pilota Castel Giorgio” non riportando nessun fenomeno di induzione di sismicità. Ad oggi l’azienda non ha iniziato a perforare nessun pozzo geotermico quindi è estranea ad ogni fenomeno sismico in corso.
Da poco più di un anno è stato approvato con provvedimento del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, di concerto con il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, il decreto di compatibilità ambientale relativo al progetto di realizzazione dell’impianto geotermico pilota Castel Giorgio. Il progetto prevede la perforazione di pozzi a profondità tra 1200 e 2300 metri, con reiniezione totale nel serbatoio del fluido geotermico estratto. Il progetto prevede inoltre che vengano adottate tutte le cautele necessarie per evitare eventuali inquinamenti delle falde. L’aumento della pressione del fluido geotermico nella zona di reiniezione sarà trascurabile. Tutti gli aspetti tecnici connessi alla realizzazione del progetto, compreso quello relativo alla eventuale sismicità indotta, sono stati esaminati dalla Commissione VIA del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, in concorso con le Regioni Lazio e Umbria, e sono stati ritenuti ambientalmente compatibili.