La denuncia del consigliere comunale di Fratelli d’Italia: “Il Comune di Terni vuole sottrarre la gestione della pubblica illuminazione all’ASM. Strane tempistiche visto che dopo la proposta dell’ASM è giunta al Comune un’altra proposta di un’associazione temporanea di imprese, tra cui figura la Enerstreet srl, costituita da ex segretari provinciali del PD, ex sindaci dei comuni limitrofi e imprenditori locali di chiara fama, sempre vicini al PD”
TERNI – Dubbi e richieste di chiarimenti in merito alla delibera di giunta n.76 del 20 aprile scorso, sono stati avanzati dal presidente del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia a Palazzo Spada Marco Cecconi. In una nota diffusa in giornata, Cecconi concentra la sua attenzione sul fatto che la giunta intenderebbe sottrarre ad Asm la pubblica illuminazione. Parla anche di “lati oscuri” della delibera in questione. In particolare, scrive Cecconi “nella delibera di due mesi fa, si parla di un nuovo partenariato pubblico-privato e di un appalto di servizi con “finanziamento tramite terzi””. Il consigliere d’opposizione se ne chiede il perché. “Che cosa non avrebbe funzionato nell’attuale formula in house providing, oltretutto più volte prescelta dal consiglio comunale con propri atti? L’ASM ha presentato nel novembre scorso al Comune un progetto di complessivo riammodernamento del servizio, per ridurre i costi, ottimizzare la resa e abbattere l’inquinamento ottico: perché l’Amministrazione non ha dato subito corso a quella proposta? Tra le (debolissime) motivazioni addotte dalla giunta, si ricomprende la necessità di procedere ad un monitoraggio dello stato dell’arte (analisi dei dati storici e dei contratti, monitoraggio degli impianti e della loro eventuale obsolescenza e via dicendo): chi potrebbe condurre una simile ricognizione meglio dell’ASM, considerando che gestisce il servizio da sempre? Giusto un mese dopo il progetto-ASM (dicembre 2015), è pervenuta al Comune una seconda proposta, avanzata da un’associazione temporanea di imprese, composta fra le altre anche da una neonata srl, costituita proprio nell’arco temporale in questione: come non considerare sospette queste tempistiche? E ancora: quali forme di pubblicità, di manifestazione d’interesse da parte dell’Ente, quali forme di evidenza pubblica sono state promosse, per legittimare una procedura finalizzata all’individuazione di un soggetto terzo, ovvero un gestore privato? Risposta: nessuna. Per scegliere tra le due proposte, è stata affidata una super consulenza, alquanto onerosa, ad un docente dell’Università di Firenze: Comune ed ASM non dispongono di competenze e professionalità sufficienti?”. Su questi argomenti Cecconi ha anche presentato un’interrogazione al sindaco e agli assessori e nella nota diffusa riferisce che “nella compagine societaria della Enerstreet srl, proprio quella Società dell’ATI sbucata dal nulla in questi mesi figurano personaggi di spicco di precedenti amministrazioni comunali limitrofe, imprenditori locali di chiara fama vicini al PD, nonché ex segretari provinciali del Partito Democratico, già consiglieri provinciali”. Cecconi, sempre nella nota, annuncia infine di aver presentato anche un atto di indirizzo per chiedere che il consiglio comunale impegni il sindaco “a revocare la delibera dell’aprile scorso e a rinunciare per sempre all’esternalizzazione della pubblica illuminazione”. (Ufficio Stampa/Acot)