Emanuele Fiorini: “Non c’è più niente da nascondere, occorre coinvolgere centri di ricerca oncologici e l’ospedale ternano. Elevata presenza di cromo esavalente nelle acque e altissima presenza di polveri sottili nell’aria. Ci auguriamo che lo spegnimento dell’inceneritore di Maratta diventi definitivo”
Trasparenza nei controlli, massima pubblicità dei dati raccolti, monitoraggio frequente, coinvolgimento delle istituzioni a livello regionale e nazionale, tavoli periodici di confronto sulla situazione ambientale: è ora di avviare un percorso che permetta di capire il reale stato di inquinamento della città di Terni e le sue ripercussioni sulla qualità della vita e la salute dei cittadini. A chiederlo è il consigliere regionale Lega nord Umbria, Emanuele Fiorini, alla luce dei recenti provvedimenti comunali relativi ai pozzi Ast e in seguito ai dati emanati dall’Arpa regionale che evidenziano criticità importanti in relazione alla qualità dell’aria, con sforamenti di Pm10 e 2,5, acqua e suolo.
“Non c’è più niente da nascondere – dice Fiorini – è arrivato il momento di sedersi ad un tavolo e trovare una soluzione. Tutto per il bene e la salute dei cittadini. Siamo preoccupati per i dati che leggiamo nella relazione Arpa dove risulta evidente lo stato in cui versa la città tra l’elevata presenza di cromo nelle acque e di Pm10 e 2,5 nell’aria. Vogliamo ricordare, a tal proposito, anche lo spegnimento dell’inceneritore di Maratta che, vogliamo sperare anche alla luce delle recenti verità, diventi definitivo.
A tal proposito chiediamo venga istituito un tavolo permanente che lavori in più direzioni. Innanzitutto vogliamo capire da quanto tempo il Comune di Terni è a conoscenza della situazione, ignorandola e sottovalutandola, quindi si devono accertare le responsabilità. In secondo luogo chiediamo di guardare al futuro e cercare delle soluzioni concrete. Sarebbe opportuno creare gruppi di lavoro, coinvolgere la politica a livello regionale e nazionale, cercare un confronto con Ast e riconsiderare il ruolo dell’Arpa in un contesto critico come quello attuale. Serve trasparenza nei dati e nei controlli, massima pubblicizzazione degli stessi, monitoraggi più frequenti nel tempo e in spazi più ridotti di territorio. E’ il caso anche di coinvolgere le associazioni ambientaliste, cioè chi raccoglie dati ormai da anni senza essere ascoltato. Bisogna, inoltre, considerare i campanelli di allarme che arrivano in ambito sanitario, coinvolgere l’ospedale ternano e centri di ricerca oncologici, convocare esperti in materia. Tutto questo non per lanciare chissà che tipo di allarme, ma per prevenire il peggio e soprattutto tutelare l’ambiente, il cittadino, la città”.
Emanuele Fiorini
Capogruppo Lega Nord – Consiglio regionale dell’Umbria