I consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle rispondono al sindaco Di Girolamo: “Ostruzionismo? Vogliamo solo impedire che Terni diventi l’inceneritore unico del centro Italia”
Terni è già una città commissariata. Signor Sindaco, lei non è più il Sindaco di Terni ma solo il garante degli interessi privati che gravitano intorno al Partito Democratico. Il bilancio parla chiaro. Il vostro prossimo obiettivo è quello di svendere l’ASM, l’azienda municipalizzata che i ternani hanno costruito con le proprie tasse e con i propri sacrifici, per consegnarla nelle mani di Acea.
Il baratro è quello verso cui ci avete portato approvando questo bilancio. Un bilancio che voi avete portato in Consiglio fuori tempo massimo, al limite con la proroga del Prefetto. Gli emendamenti sono in risposta ad un atto di prepotenza istituzionale e di compressione degli spazi democratici che potrebbe essere un pericolosissimo precedente per la democrazia di questa città. Soprattutto perché la decisione sull’ammissibilità o meno di un atto non può essere fatta dal capogruppo del partito di maggioranza, anché se tale atto porta l’impegno contro la privatizzazione dell’ASM, che avrebbe, di fatto, sgretolato il Partito Democratico.
Rispettare le leggi giuste è un dovere morale, oltre che legale, ve lo ricordiamo ogni santo giorno. Opporsi con ogni mezzo democratico e civile contro le scelte inique e scellerate di un governo autoreferenziale che agisce contro gli interessi della città è al tempo stesso un obbligo morale e civile. Quel dovere che ci hanno insegnato i padri costituenti che hanno combattuto per consegnarci la democrazia e che ci hanno lasciato in dono questa Repubblica di cui noi, oggi, siamo pubblici ufficiali.
I nostri emendamenti sono un grido della città verso tutto ciò che avete escluso dal bilancio, perché superfluo rispetto agli interessi che rappresentate. Superfluo perché interesse dei semplici cittadini e non dei grandi elettori che vi sostengono, perché interesse delle imprese, degli artigiani, dei commercianti e non delle multinazionali e multiutility di cui siete cerimonieri.
La stessa dovizia e premura che avete utilizzato correttamente verso un inceneritore da 30mila tonnellate avremmo voluto vederla utilizzare verso un inceneritore da 150 mila tonnellate, candidato numero uno ad essere prescelto dallo Sblocca Italia come camino unico dell’Umbria, quel camino unico che invocavate già anni fa, dimostrando che privatizzazione e smantellamento sono un disegno che parte da lontano. Invece è chiaro ormai che acqua, rifiuti ed energia avete voluto strapparli dalle mani dei ternani per consegnarli ad un unico soggetto. Andare a costruire quella linea Maginot funzionale a delineare le future macroregioni e il fulcro di tutto questo è la svendita dell’ASM.
Ora mentre vi azzannerete per qualche poltrona, in nome di un goffo rimpasto di facciata, mentre vi affrettate a mettere in cassaforte attraverso concessioni trentennali e privatizzazioni i vostri interessi, Terni affonda. Nel vostro nulla così come alcuni consiglieri di maggioranza intellettualmente onesti hanno riconosciuto ieri, le proposte contenute nei nostri 100 emendamenti forse sono state l’unico sprazzo di una vera discussione che serve alla città.
Movimento 5 Stelle – Comune di Terni