CIVITAVECCHIA – “Fascisti a 5 Stelle. Il liquidatore di Civitavecchia infrastrutture, società partecipata al 100% dal Comune, ha licenziato un dipendente perché ha rilasciato un’intervista a una tv locale all’interno del proprio luogo di lavoro.
La colpa di questo lavoratore, che non percepisce lo stipendio da mesi, è stata quella di fare entrare una telecamera nel suo ufficio per denunciare il mobbing a cui è stato sottoposto nell’ultimo periodo, abbandonato in una stanza senza neppure il computer”.
Lo dichiara, in una nota, la deputata del Pd, Marietta Tidei. “Ecco come i grillini trattano i lavoratori: da schiavi. I 5 Stelle si riempiono la bocca di parole come diritti e tutele e poi licenziano i lavoratori, criminalizzandoli e togliendo loro ogni briciola di dignità.
L’incapacità non bastava: ora sono passati al carico da novanta, che prevede punizioni esemplari per i cittadini in pieno stile fascista”, aggiunge. “Il provvedimento di licenziamento è una vergogna, uno scempio degno di persone che non hanno il minimo rispetto per il lavoro forse perche’ molti di loro non sanno neppure cosa sia”, prosegue.
“Al dipendente di Civitavecchia infrastrutture va la mia solidarietà. Sappiano i 5 Stelle che questa brutta storia non finisce qui, ci batteremo in ogni sede per fermare la loro arroganza. Giochino pure a fare i fascistelli, ma si rendano conto che ora la misura è davvero colma”.