Sul sito del comune di Calvi dell’Umbria è stata diligentemente pubblicata nei giorni scorsi la determinazione n. 107 del 31-12-2015 con oggetto “Indennizzo risarcitorio dovuto a sentenze avverse. Giudice del lavoro. Causa comune di Calvi dell’Umbria/Rabini e comune di Calvi dell’Umbria/Orsini”.
“In accordo con il difensore incaricato dall’Ente che ha seguito tutti i giudizi in commento, è intenzione dell’Amministrazione rinunciare all’appello, in quanto il giudice di appello è lo stesso che ha condannato il Comune nella cause descritte nelle premesse e ci sono alte probabilità che l’Ente soccomba in giudizio, con ulteriori spese e aggravi di costo per le casse comunali”. INDENNIZZO RISARCITORIO
“A questo punto, visto il trascorrere del tempo, che non fa altro che aumentare il debito, è necessario quantificare la somma necessaria e procedere al pagamento di quanto indennizzato dal giudice, nelle misure e con le decorrenze sopra specificate. Tale somma dovrebbe essere messa a concreta disposizione e renderla immediatamente esigibile”.
“Di impegnare la somma per 30.818,74 per il risarcimento quale indennizzo derivante dalle condanne del giudice del lavoro per il sig.ri ORSINI e RABINI”.
Dopo avere letto la deliberazione abbiamo fatto un sondaggio su Calvi dell’Umbria per saperne di più. Tutte le persone da noi contattate sono solidali con i due lavoratori per le ingiustizie subite dai da parte dei funzionari e amministratori che all’epoca gli negarono dei sacrosanti diritti ma per fortuna ristabiliti dai giudici.
Ci dicono che “sono bravi ragazzi e ottimi lavoratori e tutti sanno a Calvi che il trattamento che hanno avuto è stato fatto più per dispetto che per altro, perché anche un bambino avrebbe capito che simili comportamenti sono vietati dalla legge”. Questo è quello che ripetono con insistenza tutti i nostri intervistati.
Uno in particolare attraverso questa testata sollecita l’attuale sindaco a valutare il contenuto dell’articolo 28 della costituzione il quale stabilisce che “I funzionari e i dipendenti dello Stato e degli enti pubblici sono direttamente responsabili, secondo le leggi penali, civili e amministrative, degli atti compiuti in violazione di diritti”. E allora chiediamo tutti noi al sindaco dott. Guido Grillini quanto segue.
Perché certi atteggiamenti di dirigenti e amministratori devono pagarli i cittadini onesti?
Perché il sig. sindaco non si attiva per vie legali affinché si tenti di far pagare le spese, comprese quelle legali, e tutti i danni collaterali, anche di immagine, ai dirigenti e amministratori che hanno sbagliato o voluto sbagliare?
Perché sig. sindaco non interessa la corte dei conti per accertare responsabilità in capo ai dirigenti e amministratori che hanno sbagliato o voluto sbagliare?
Queste sono le domande che pongono le persone perbene e che poniamo anche tutti noi.
Attendiamo risposte. Grazie.