I consiglieri regionali della Lega Nord attaccano sulla sanità: “Preoccupante e drammatica è la situazione del Servizio Sanitario Regionale che assorbe oltre la metà dell’intero bilancio regionale con impegni che rappresentano il 76% di quelli assunti nel 2015, ciò a fronte di servizi resi ai cittadini sempre più carenti ed insoddisfacenti”
Il Capogruppo regionale della Lega Nord Emanuele Fiorini e il Consigliere Regionale Valerio Mancini, intervengono sul giudizio di parificazione del bilancio della Regione Umbria, emesso dalla Corte dei Conti, giudicando illogiche, immotivate e prive di fondamento le parole di soddisfazione espresse dalla Presidente Marini in ordine al giudizio emesso dalla Corte dei Conti.
Infatti, dalla lettura della relazione stesa dalla Corte dei Conti emerge come il bilancio sia pieno di crepe, sfasature e celi numerose criticità, poichè frutto di una classe politica e di scelte sempre più distanti dalle reali esigenze del popolo e legate a logiche di potere e clientelari.
Quanto al processo di riorganizzazione dell’Amministrazione regionale Fiorini mette in luce come, considerata la complessiva dotazione organica del comparto (in totale n. 933 unità, al netto delle posizioni organizzative e dei dirigenti) ed il numero dei dipendenti che avrebbero titolo all’assegnazione della posizione organizzativa compresi quelli provenienti dalle Province (n. 657 unità di personale di categoria D a tempo indeterminato), il numero delle posizioni organizzative di secondo livello (n. 279), risulta elevato e superiore a quello rideterminato dalla Giunta con atto n. 1215/2014 e da conseguire entro il 31 dicembre 2015.
I dati suddetti risultano in controtendenza rispetto alle parole spese qualche giorno fa dall’Assessore Bartolini, in ordine alla delibera approvata dalla Giunta regionale rispetto al processo di riorganizzazione del personale che, come asserito dalla Corte dei Conti, non ha mutato consistenza numerica rispetto all’anno precedente. I dati, inoltre, disvelano la contraddittorietà e l’opacità dell’operato della Giunta che, anziché razionalizzare il personale, continua ad indire concorsi come quelli che allo stato sono ancora in itinere.
Massiccio, ingiustificato, frutto di una politica clientelare risulta il conferimento di incarichi per gli uffici di supporto agli organi politici, che, a volte, prescindono dai requisiti di specializzazione previsti dalla vigente normativa, peraltro con notevole utilizzo di risorse pubbliche. In particolare, per la legislatura 2015-2020, la struttura di supporto alla Presidente della Giunta regionale denominata “Gabinetto del Presidente”, costituita con D.P.G.R. n. 82 dell’11 giugno 2015, utilizza risorse pubbliche per € 1.940.295,00 oltre oneri a carico della Regione, per n. 6 unità di personale. Spesa a nostro avviso ingiustificata, abnorme ed insostenibile.
Preoccupante e drammatica è la situazione del Servizio Sanitario Regionale che assorbe oltre la metà dell’intero bilancio regionale con impegni che rappresentano il 76% di quelli assunti nel 2015, ciò a fronte di servizi resi ai cittadini sempre più carenti ed insoddisfacenti.
Dai verbali dei Collegi sindacali delle Aziende emerge la prassi dell’utilizzo delle proroghe contrattuali e la scarsa tempestività nel rinnovo delle convenzioni condotte che, come ha avuto modo di constatare anche la Corte dei Conti, destano preoccupazione, determinano sprechi, attuano condotte sospette di compiacenze.
Per non parlare della spesa farmaceutica ospedaliera, infatti, i dati trasmessi dai Collegi sindacali evidenziano per le due aziende sanitarie il superamento del limite (+ 7% Ausl Umbria 1, + 138% Ausl Umbria 2), ma evidentemente la razionalizzazione della spesa sanitaria e l’efficentamento dei servizi resi ai cittadini, non rientra fra le priorità della Giunta regionale e della Presidente, la cui attenzione e le cui priorità riguardano solo la spartizione delle poltrone in materia sanitaria. Da sottolineare come, da più di 5 mesi, abbiamo assistito ad un valzer lento tra la Presidente Marini e il Consigliere Barberini, che il 28 giugno hanno deciso di risposarsi. Auspichiamo che ora la Giunta metta in campo azioni concrete per far fronte alle necessità dei cittadini.
Critico è anche il rapporto con Umbria Mobilità, in ordine al quale risulta un credito risalente al 2013 di 13 milioni, concesso come anticipazione, ma l’assenza di documenti di bilancio, riferiti all’esercizio 2015, ha impedito alla Corte dei Conti di esprimere una valutazione sullo stato attuale della situazione patrimoniale di tale società.
Per tutte queste ragioni ritengo illogiche, immotivate, fuorvianti le parole spese dalla Presidente Marini in ordine alla relazione stesa dalla Corte dei Conti sul bilancio della Regione Umbria. Invito la Presidente a recepire tutte le criticità ele ambiguità evidenziate dalla Corte dei conti, rimodulando la proprie priorità ed azione politica o meglio ancora rassegnando le dimissioni.
Emanuele Fiorini
Capogruppo Lega Nord Umbria
Valerio Mancini
Consigliere regionale Lega Nord Umbria