“10 milioni di euro per la bonifica dell’area dell’ex centrale a lignite di Pietrafitta, che dovrà essere classificata come sito di interesse nazionale (SIN)”
Riceviamo e pubblichiamo la nota della Lega Nord: I due senatori della Lega Nord, Paolo Arrigoni e Stefano Candiani, hanno presentato un disegno di legge che prevede “Interventi urgenti di bonifica dell’area della ex centrale a lignite di Pietrafitta, nella Valnestore, in comune di Piegaro, Provincia di Perugia”. In sintesi, tramite il documento, i due senatori chiedono che l’area di Pietrafitta venga classificata come S.I.N. e cioè sito di interesse nazionale, accanto agli altri 40 già esistenti sul territorio nazionale. Il disegno di legge prevede anche lo stanziamento di 10 milioni di euro in due anni, per la messa in sicurezza del sito, mappatura delle criticità e interventi di bonifica. Questa è solo un parte di quanto emerso nel corso della conferenza stampa che la Lega Nord Umbria ha svolto in Senato a Palazzo Madama a Roma, alla presenza dei senatori Paolo Arrigoni, anche membro della Commissione bicamerale d’inchiesta sulle ecomafie, Stefano Candiani, Segretario per l’Umbria, i due consiglieri regionali Emanuele Fiorini, capogruppo Lega Nord Umbria e Valerio Mancini, vice presidente del Consiglio regionale oltre al responsabile aree tematiche della Lega Nord Umbria, Luca Briziarelli. Ad aprire gli interventi è stato il senatore Candiani che ha sottolineato come “in Umbria esistano più di cento discariche create dagli anni ’70” e come in molti casi “nessuno sa che tipo di materiali sono stati riversati”. Facendo riferimento anche ai verbali di audizione della Commissione Bicamerale di Inchiesta, il senatore ha sottolineato “la presenza di infiltrazioni malavitose nel ciclo di gestione dei rifiuti umbro” e di come la “scarsità di risorse del Corpo Forestale dello Stato” non consenta di andare a fondo di determinate situazioni: “non mancano i reati – ha detto Candiani – ma le notizie di reato”. Il senatore Arrigoni ha rivelato la presentazione del Disegno di legge a doppia firma, che prevede “la classificazione dell’area di Pietrafitta come S.I.N., sito di interesse nazionale” con tutte le conseguenze del caso relative al grado di“attenzione” della politica ai piani nazionali e la possibilità di prevedere “un finanziamento di 10 milioni di euro in due anni per la messa in sicurezza e la bonifica dell’area”. Il capogruppo Lega Nord Umbria, Fiorini, ha ricordato la recente “approvazione unanime della mozione per l’impiego del georadar per la discarica “Le Crete” di Orvieto”, ha parlato di “un sistema opaco di gestione dei rifiuti in Umbria” ed ha chiesto a gran voce “la riapertura dei lavori della Commissione regionale sui rifiuti che troppo frettolosamente era stata chiusa”. Infine il consigliere Mancini si è soffermato sulla realtà di Città di Castello anticipando la richiesta da depositare in consiglio comunale, per la creazione di una “Commissione d’inchiesta comunale su ambiente e rifiuti che indaghi a fondo l’aspetto ambientale della zona dell’Altotevere, cercando di capire perché a Città di Castello si paga una tassa rifiuti così elevata rispetto al resto della regione e perché ci sia un tasso di incidenza tumorale più alto rispetto al resto dell’Umbria, compresa la Valle del Nestore interessata dalle recenti notizie”. In conclusione, Luca Briziarelli esposto un nuovo elemento: “Fermo restando i dubbi sull’attendibilità dei dati, anche qualora essi siano confermati, sulla base dei nostri approfondimenti siamo convinti che, un calcolo corretto della percentuale di raccolta differenziata, dimostri che non c’è stata alcuna crescita reale nei dati definitivi del 2015 rispetto a quelli del 2014. Anzi, in riferimento a due ambiti su quattro, Ati1 e Ati2, il dato è addirittura in diminuzione eciò per il non corretto inserimento, tra le quantità di rifiuti calcolate, di una quota rilevante di rifiuti assimilati non provenienti dalle utenze domestiche che sono state sommate a quelle domestiche”.