Conferenza UAI e LAZIOSTELLATO su INQUINAMENTO LUMINOSO e risparmio energetico
MONTE ROMANO – Riceviamo e pubblichiamo: A ridosso dell’incontro sul tema dell’Inquinamento Luminoso ed il risparmio energetico, il NUOVO impianto luci dello stadio Rocchi di Viterbo non parrebbe in prima analisi tener in alcun conto la legge 23/2000 contro la dispersione di luce in cielo.
Sui quotidiani online del viterbese ha avuto risalto l’accensione dell’impianto di illuminazione del rinnovato Stadio Rocchi. Sconcerta la tipologia e l’orientamento dei corpi illuminanti scelti, che dalle prime foto circolate in Rete parrebbe… ignorare in toto l’esistenza di una Legge Regionale (la n. 23/2000) che dalla pubblicazione del suo regolamento di attuazione, undici anni fa, impone di realizzare solo impianti progettati per azzerare la dispersione diretta di luce in cielo. Paradossale che ciò accada a pochi km da Monte Romano, che proprio sabato 2/07 alle 17,00 ospiterà nel locale Teatro La Rotonda di via XXIV Maggio una conferenza/dibattito sul tema …dell’applicazione ed il rispetto di questa legge !
Per l’inefficienza energetica dell’illuminazione di strade, parchi e giardini del solo territorio del Comune di Roma i cittadini hanno sopportato costi in bolletta evitabili, stimati sino a 120 milioni di euro in 13 anni: una somma enorme, equivalente a oltre 232 miliardi di vecchie Lire, più proficuamente impiegabili per servizi alla cittadinanza. Il calcolo deriva da dati ufficiali sui consumi registrati, corretto col risparmio ottenibile se sugli impianti pubblici si fossero applicati i riduttori di flusso nelle ore notturne come impone la legge, e si fossero utilizzati sempre corpi illuminanti ad alta efficienza ottica.
Se ne parlerà domani 2 luglio alle 17,00 con Mario Di Sora, Presidente dell’Unione Astrofili Italiani e giurista che ha contributo in modo sostanziale alla redazione della normativa; e Valerio Ricciardi, giornalista scientifico ed astrofilo fra i fondatori di LazioStellato, coordinamento regionale per la lotta all’inquinamento luminoso ed il risparmio energetico. L’evento è inserito nel quadro del V Astroparty dell’Italia Centrale, organizzato dal Gruppo Astrofili Galileo Galilei attivo nella regione.
Dal 2000 il Lazio è infatti dotato di una normativa chiara, articolata e lineare in materia di inquinamento luminoso, che stabilisce precisi adempimenti cui si doveva ottemperare entro maggio 2013; ma in mancanza di adeguata comunicazione, la legge nel viterbese è rimasta in gran parte inosservata.
La norma definisce i correttivi: l’illuminazione va convogliata in basso, mai dispersa oltre l’orizzontale; il livello di illuminazione al suolo va limitato a livelli adeguati allo scopo, non inutilmente abbaglianti e senza effetti di “illuminazione a giorno”; il flusso luminoso va ridotto nel cuore della notte, in certi casi (insegne) azzerato dolo le 24. Rispettarla porta a risparmi consistenti, perché a parità di potenza assorbita l’illuminazione al suolo è superiore, godendosi della luce altrimenti dispersa verso il cielo.
La dimensione della notte associata al cielo brulicante di stelle ha aiutato l’umanità a rapportarsi con un tutto di cui si sentiva parte. Ha perciò un valore culturale ed educativo non marginale, ben al di là di un interesse specifico per l’astronomia e per la volta celeste sul piano scientifico. Passare da questa sapiente consapevolezza della notte alla banalizzazione di una perpetua caligine ambrata, che lascia intravedere fiocamente solo poche stelle più brillanti, pone le basi per un danno culturale di non valutabile entità.
Il coordinamento « LazioStellato »