Passeggiando per il centro di Viterbo vi sentirete osservati da una presenza costante, silenziosa ma austera, che vi indicherà i punti più belli dove rivolgere lo sguardo. Si tratta del Leone di Viterbo, simbolo antico della Città e cuore dello stemma araldico del capoluogo.
Lo stemma della Città dei Papi è costituito da uno scudo sannitico azzurro riportante una palma a cui è sovrapposto un leone passante verso sinistra (destra araldica) coronato d’oro. Osservando con attenzione si può notare che il leone tiene, con la zampa anteriore destra, uno stendardo rosso con una croce d’argento in ogni quarto della quale vi sono quattro chiavi dello stesso smalto; l’asta dello stendardo, di colore verde, è sormontata da un’aquila bicipite d’oro.
I documenti storici, che raccontano la nascita dello stemma di Viterbo, spiegano che il leone era l’antico stemma guelfo di Viterbo dell’XI secolo. Il leone, inoltre, è collegato alla leggenda della città etrusca Surina (antico nome di Viterbo) e alle sorgenti termali dove le antiche popolazioni vedevano la manifestazione del dio inferi Suri. La simbologia del leone era connessa al mito del dio Ercole che si vestiva delle spoglie leonine e anch’esso legato alle acque calde termali.
Presente sui principali monumenti storici della città, il Leone di Viterbo vi guiderà nella scoperta delle origini di questi luoghi.