Riceviamo e pubblichiamo una lettera inviata dal consigliere di opposizione Riccardo Maraga, riguardo delle precisazioni nei riguardi della presidente di “Italia Nostra”, Flavia Corsano
“La presidente della sezione di Amelia di Italia Nostra afferma che la sinistra di Amelia odia il centro storico perché lo considera il luogo in cui vivono i borghesi e per questo la sinistra amerina avrebbe ignorato i beni storici della città attratta dai quartieri operai e proletari di Terni.
Secondo Flavia Corsano, i politici della sinistra amerina non comprenderebbero la bellezza e l’arte per la loro estrazione sociale e culturale. Secondo la presidente di Italia Nostra Amelia la destra al governo da 1 mese al contrario avrebbe mostrato molto più interesse per i beni storici perché l’attuale giunta ha fatto un tour dei principali beni storici della città. Queste affermazioni appaiono a dir poco deliranti. Innanzitutto confermano che la presidente della sezione di Italia Nostra Amelia è stata impegnata in questi anni in una battaglia esclusivamente politica contro l’amministrazione uscente. La Presidente dimentica forse che la sinistra amerina negli anni ha cambiato radicalmente il volto del centro storico con interventi importanti di valorizzazione: la creazione di via Lama, il recupero del Boccarini e l’apertura del Museo Archeologico, le pavimentazione di via della Repubblica, via Leone IV, piazza Lojali e Matteotti, il recupero del Sant’Angelo, la riscoperta di Porta Pantanelli, la creazione del circuito museale e tanto altro. Dopo il voto tante cose sono più chiare e una di queste è l’intento politico delle posizioni della presidente di Italia Nostra Amelia. Detto ciò da quelle parole emerge l’idea di una contraddizione tra cura della bellezza e attenzione ai ceti popolari che rifiuto categoricamente come espressione del peggiore classismo novecentesco. Una buona amministrazione valorizza i beni culturali ma non per questo si disinteressa alle politiche abitative e sociali. E’ offensivo e discriminatorio ritenere che un figlio di un operaio non abbia la capacità di evdere “il bello”. Mi chiedo cosa pensano di queste affermazioni i componenti della sezione di Italia Nostra Amelia e ritengo che dopo affermazioni talmente gravi la Corsano dovrebbe dimettersi a tutela dell’onorabilità dell’associazione che rappresenta ormai da anni messa in ombra dalla condotta della sua Presidente.”
Riccardo Maraga