“Monitorare tutti i concorsi pubblici svolti in Umbria negli ultimi 10 anni. Brutto pasticciaccio. Ci sono bandi su misura, costruiti per stabilizzare pochissimi lavoratori precari uscenti. Intervengano le Autorità competenti sui vertici dell’Istituto Zooprofilattico per attivare la sospensione della graduatoria”
Il pasticciaccio brutto del concorso per un ‘addetto alla comunicazione’ presso lo Zooprofilattico delle Regioni Umbria-Marche riapre una ferita mai sanata: quella di certi bandi apparentemente su misura, spesso costruiti per stabilizzare pochissimi tra i lavoratori precari uscenti.
Sono almeno due i profili che rendono particolarmente odiose pratiche del genere, discriminatorie per un doppio ordine di motivi. Il primo è quello della selezione a monte, senza selezione pubblica, appunto. Il secondo elemento è quello che consentesolo ad alcuni precari di essere stabilizzati talora con meccanismi vari e variopinti, mentre tanti altri precari non avranno la minima possibilità di svolgere nemmeno mezzo concorso a tal fine.
Quanto al caso di specie, pure l’Ordine dei giornalisti –cui mi onoro di appartenere- dovrebbe sanzionare la condotta dell’Ente, perché svilisce per l’ennesima volta il lavoro di centinaia e migliaia di reporter totalmente precari, preferendogli un semplice ‘comunicatore’, fatto peraltro non nuovo negli esecutivi comunali e regionali dell’Umbria, connotati anche qui dalla crescente presenza di figure non coerenti con quella tradizionalmente e professionalmente affidata a giornalisti titolati.
Il pasticciaccio brutto del concorso allo Zooprofilattico, con un’unica persona ammessa agli orali, peraltro ritratta sui social proprio con la presidente della Commissione esaminatrice, spinge dunque il MoVimento 5 Stelle non soltanto a chiedere la sospensione della graduatoria da parte degli uffici e del CDA dello Zooprofilattico medesimo, ma a esigere pure l’intervento delle autorità di controllo, a partire dalla stessa Regione Umbria e dal Ministero della Salute, statutariamente deputati alla vigilanza sull’Ente.
Annunciamo inoltre un atto volto a richiedere un attento monitoraggio dei concorsi pubblici svolti negli ultimi 10 anni sia in Regione che negli organismi partecipati.
Restituiamo legalità e trasparenza alla Pubblica Amministrazione per offrire eguali possibilità di accesso a tutti sull’esclusiva base delle competenze, senza ombre di parzialità nei confronti di alcuno e senza meccanismi tecnici ipoteticamente preferenziali.
Sono ancora troppi i giovani costretti a emigrare per storie non così dissimili rispetto a questa. Sono ancora troppi i giovani preparati che ormai non credono più a niente, vivendo ai margini per via delle condotte di amministrazioni pubbliche tuttora assai opache.
Andrea Liberati,
Capogruppo M5S
Consiglio regionale Umbria