Sembrerebbe che anche Fondi si sia autosospeso e nel frattempo le indagini si concentrano sulla vendita della televisione di Grasso (ProvinciaTv-Sintagma) alla società strumentale Mecenate
CIVITAVECCHIA – Qualche giorno fa, il consigliere di maggioranza 5 stelle, Rolando La Rosa, sollevava il problema dell’incompatibilità del consigliere di opposizione, Massimiliano Grasso, per i molteplici ruoli ricoperti nell’ambito della comunicazione tra Autorità Portuale, Fondazione, Civonline e La Provincia.
La risposta stizzita del consigliere Grasso non ha fermato un processo iniziato da tempo con una richiesta di chiarimenti al Ministero per capire se la sua posizione di incompatibilità possa pregiudicare il suo impiego all’interno dell’Autorità Portuale.
Al di là di quelle che saranno le risposte e quello che deciderà il nuovo presidente di Molo Vespucci quando si insedierà al posto di Pasqualino Monti, continuano le indagini della Guardia di Finanza sulle strane operazioni compiute dalla Fondazione Cariciv proprio in favore di Massimiliano Grasso che, in gravissime difficoltà economiche in veste di editore televisivo, fu aiutato dalla Fondazione che gli acquisto una televisione che non aveva alcun valore commerciale, Provincia Tv, per diverse centinaia di migliaia di euro.
Dopo l’acquisto della “televisione” e non del canale, il consigliere comunale de “La Svolta” ha continuato per anni a percepire emolumenti dalla Fondazione in veste di addetto stampa e portavoce. Si è dimesso dall’incarico circa un mese fa e si è ben guardato dallo scrivere, sulle colonne del proprio giornale o blog internet, alcuna notizia sulle vicende che hanno travolto la Fondazione Cariciv che tanto lo ha gratificato.
Dopo le dimissioni di Massimiliano Grasso, il giornalista più ingaggiato dai poteri forti di Civitavecchia, sono arrivate anche quelle di Massimo Ferri, colui il quale ha permesso a Massimiliano Grasso di far fronte alle centinaia di migliaia di euro di debiti sfruttando, la cosa è di dominio pubblico, l’ambizione del presidente della Fondazione Cariciv, Vincenzo Cacciaglia, di sistemare la figlia giornalista in una televisione tutta sua.
L’operazione Sintagma-Mecenate è la prima sciagurata iniziativa fatta nell’era Cacciaglia che è costata e sta costando, in termini di spesa, diversi milioni di euro a fronte di pochissimi spettatori, il non possesso di un canale proprio e le sostanziose “marchette” fatte ai soliti noti.
Mecenate Tv è famosa in città per scrivere cose di comodo agli amici degli amici e censurare ogni notizia che possa essere in danno ai propri sponsor e sostenitori “politici”; al contrario, quando c’è da colpire personaggi scomodi non si fanno scrupoli in ogni senso.
Questo però è un argomento sul quale torneremo tra qualche giorno, quando avremo maggiori dettagli su un inchiesta in corso e sulla quale potrebbero già esserci degli indagati.
Massimo Ferri, l’uomo accusato di tutti gli errori e orrori della Fondazione Cariciv si è dimesso anche a causa di gravi problemi di salute, così come corre insistente la voce che anche Patrizio Fondi si sia autosospeso dall’incarico dopo che Cacciaglia lo avrebbe individuato tra gli sponsor dell’operazione Lp Suisse Group.
Vincenzo Cacciaglia continua ad essere asserragliato al posto di comando visto che Chiacchierini appare più come un quadro antico che come manager della Fondazione e non rinuncia, fino a quando il ministero glielo consentirà, al ruolo ricoperto e alle prebende annesse.
Nel frattempo, l’avvocato di Edoardo Cignoli, dottor Ettore Bonaccorsi del prestigioso studio internazionale Crowe Horwat aveva tentato di far oscurare gli articoli scritti da noi e che riguardavano il suo assistito. Essendoci riuscito su Lugano pensava, ricorrendo all’articolo 700 per la procedura urgente in ambito civile, di poter fare la stessa cosa con noi.
Peccato però che il tentativo, molto simile a quelli adottati dall’avvocato Miroli, sia fallito e che gli articoli continueranno ad essere qui, in bella vista, in modo tale che la gente non cada più nelle grinfie di personaggi senza scrupoli e assetati di denaro facile.