Il consigliere comunale del Partito Democratico interviene dopo l’allarme lanciato dal M5S sullo sprofondamento del paese verso il lago. Piccini evidenzia che il problema del dissesto idrogeologico è noto da più di 30 anni. L’esponente democratico poi sottolinea che opporsi alle olimpiadi di Roma 2024 significa far perdere un’opportunità unica a Piediluco e al suo lago
Alcuni esponenti politici hanno scoperto che a Piediluco ci sono dei problemi di dissesti spondali, noti da tempo non solo all’Amministrazione Comunale ma anche alle associazioni locali, Pro Loco, Dominio Collettivo e a tutti i cittadini del paese che da 30 anni lottano e discutono sul tema all’interno di convegni, come quelli organizzati da Lega Ambiente negli anni 1990-1995,e in iniziative organizzate da enti locali e forze politiche aperte al contributo di tutti.
Grazie all’impegno profuso da tutti siamo infatti riusciti a portare l’attenzione delle istituzioni pubbliche sull’emergenza in questione, facendo sì che venissero richiesti ed erogati finanziamenti, alcuni ancora in corso mentre altri attivati per terminare le opere, necessari a consolidare le sponde.
Per quanto riguarda i privati interessati, a mio avviso, è giusto che si attivino in modo spontaneo ed autonomo per richiedere i risarcimenti che gli spettano e su cui sono convinto che l’Amministrazione Comunale possa dare il suo doveroso appoggio, così come i privati lo fanno quando si tratta di bloccare opere di consolidamento da parte di privati.
I problemi che affliggono il lago di Piediluco però non sono solo quelli derivanti dai dissesti spondali ma anche l’interramento e l’eutrofizzazione, dovuti senz’altro all’uso idroelettrico che si deve ridiscutere con l’attuale gestore, con il quale va avviato un confronto sereno. Sarebbe tuttavia paradossale essere contro il nucleare, contro il termoelettrico e anche contro l’idroelettrico.
Ricordo inoltre che già in passato avevamo più volte proposto all’Enel e poi all’E.On di valutare un utilizzo diverso del lago. Ci auguriamo tuttavia che Erg, nota per lavorare con fonti di energia sostenibile come l’eolico, possa essere un interlocutore più sensibile rispetto agli altri sul tema. Il Comune tuttavia già sta lavorando in questa direzione, senza attendere stimoli esterni.
Il Comune, il tessuto associativo, le istituzioni locali e sportive, stanno lavorando anche perché Piediluco sia protagonista di Roma 2024. Noi siamo profondamente convinti, a differenze degli esponenti politici che vanno a fare le passerelle a Piediluco e della stessa sindaca di Roma, che le Olimpiadi a Roma siano una ottima opportunità di sviluppo non solo per Roma.
Piediluco può essere protagonista sia per il campo di gara che per luogo di allenamento per le nazionali provenienti da tutto il mondo. Svolgere le gare sul nostro lago consentirebbe di evitare uno scempio ambientale come la costruzione di un bacino artificiale a Roma con costi esorbitanti.
Piediluco ha già un campo di regata internazionale che può essere adattato agli standard olimpici con costi di gran lunga inferiori rispetto a quelli previsti a Roma, nel rispetto doveroso dell’ambiente e del paesaggio. Inoltre, si potrebbero finanziare le emergenze derivanti da interramento ed eutrofizzazione e completare il consolidamento spondale, oltre che intervenire con ulteriori opere di risanamento ambientale.
Sono convinto che Piediluco garantirebbe una olimpiade green: attendo fiducioso tuttavia di conoscere la posizione della sindaca di Roma, avv. Virginia Raggi, rammentando che chi dice no a Roma 2024 dice no anche a Piediluco.
Sandro Piccinini
Consigliere Comunale del Partito Democratico a Terni