Dopo il pressing del consigliere Eros Brega sul direttore generale dell’Azienda Ospedaliera, arrivano le risposte: il 15 settembre aprirà il reparto
(UmbriaDomani) | TERNI – Dopo le proteste e le polemiche di queste ultime settimane, il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera di Terni Maurizio Dal Maso annuncia l’apertura del reparto di riabilitazione neurologica del Santa Maria.
A settembre aprirà ai pazienti, così assicura il numero uno dell’azienda. Per la precisione entro il 15, senza più dubbi. Almeno fino a prova contraria, viste le vicissitudini degli ultimi tempi con rinvii continui. Addirittura il reparto fu anche inaugurato con tanto di taglio del nastro, alla presenza di tutte le autorità locali e regionali. Da allora i posti letto sono rimasti inutilizzati con i pazienti obbligati a recarsi in altre strutture, anche fuori regione. Una beffa gigantesca, una brutta figura che brucia ancora molto con polemiche infinite. L’ex direttore generale Andrea Casciari, quando lasciò Terni, assicurò che era tutto pronto per mettere in funzione il reparto tanto che nelle settimane scorse confessava di non capire le ragioni del ritardo. Una frecciata bella e buona nei confronti del suo successore, senza mai nominarlo. Nelle settimane scorse è stato il Consigliere Regionale Eros Brega, ternano, a picchiare duro sull’immobilismo del nuovo direttore Dal Maso, chiamando in causa direttamente la regione. Ora arriva l’annuncio atteso: settembre, anzi prima metà del prossimo mese. Meglio tardi che mai, si potrebbe dire. In realtà un dubbio resta, è lo stesso direttore del dipartimento di Neuroscienze e della struttura complessa di Neurochirurgia Sandro Carletti a puntualizzare. Lo stimatissimo professionista ricorda, infatti, che tutto può andare nella direzione giusta ma a patto che tutte le condizioni organizzative e strutturali (in particolare personale) consentano di assicurare al paziente il miglior livello qualitativo-assistenziale. In realtà si tratta delle stesse problematiche che non hanno consentito nei mesi scorsi di aprire il reparto. Se così non dovesse essere, garantisce il Presidente dell’Unmil Gianfranco Colasanti, saranno dolori per tutti.