E ti svegli con la voglia di disattivare facebook in ricordo dei bei tempi in cui non lo frequentavi.
Tempi in cui il tuo primo pensiero, la mattina, era guardare il cielo, respirare l’aria del mattino, immergerti nel pensiero della giornata da affrontare.
Tempi in cui gli amici li incontravi di persona, magari al bar, in piazza, sul lavoro.
Tempi in cui stringevi mani e scambiavi sorrisi sinceri, in cui non ti trovavi in mutande a discutere su una tastiera di argomenti importanti, in cui un vaffanculo assumeva il significato che la tua faccia voleva dargli, magari cattivo, magari di amichevole sfottò.
È il progresso, lo stare al passo con i tempi, il successo della tecnologia.
E questa tecnologia la vivi, la usi, ti usa.
Tornare indietro è difficile, ma sarebbe bello.
Seduti sui gradini di una chiesa a chiacchierare per ore con gli amici, a discutere di argomenti seri o di sciocchezze, a litigare e poi fare pace solo come guardandosi negli occhi si riesce a fare.
E gli amici te li sceglievi, vivevi la tua vita vera, non quella in cui puoi nasconderti oggi, ti presentavi per quello che eri, con i tuoi pregi e i tuoi difetti, con le tue grandezze e le tue meschinità.
Una volta…
È il progresso, ti apre un mondo, ti apre al mondo e nel contempo ti isola in te stesso.
Ti rende gigante e ti rende nano, ti rende grande e ti rende piccolo, eroe e vigliacco, intelligente e stupido, coerente e incoerente, sincero e falso.
Non sai mai chi c’è dietro la tastiera, non sai mai se è un amico sincero, non sai mai se ti considera sincero, non sai mai se tu sei veramente sincero.
Vivi nel virtuale, hai amici virtuali, getti parole al vento.
Parole che durano lo spazio di un minuto, che non lasciano tracce, che non arrivano al cuore, che vengono sottovalutate o male interpretate nella fretta di scorrere la pagina, di passare al post successivo, alla condivisione successiva, al delirio successivo.
Vorrei disattivare facebook, forse lo farò davvero, forse non ne avrò la forza.
Ma in questo momento ho solo voglia di incontrare un amico vero con cui abbracciarmi, ridere, discutere, magari insultarsi a vicenda, mandarsi a quel paese, riconciliarsi.
Perchè la realtà la viviamo nella vita di tutti i giorni, la menzogna naviga su internet.