Come ogni anno, i facchini della Minimacchina del quartiere Pilastro, hanno aperto ufficialmente le porte ai festeggiamenti in onore della Santa Patrona.
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Quest’anno il trasporto è stato effettuato come sempre con fede ma anche con tristezza in quanto, oltre a dedicarlo alla Santa Patrona è stato dedicato anche alle vittime del recente terremoto.
In questa giornata di lutto nazionale, non poteva sicuramente essere tolta la gioia ai ragazzi che si sono preparati tutto l’anno per questa magica notte.
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Il pubblico non è mancato sin dalla partenza, nel piazzale dell’Okay center, dove ha avuto inizio il 46º Trasporto della miniMacchina di Santa Rosa, del quartiere Pilastro, Spirale di Fede, Quattro quintali e trenta chili di peso, per dodici metri d’altezza.
Dopo la benedizione del vescovo Lino Fumagalli, al primo “sollevate e fermi” del Capofacchino Giuseppe Loddo, che quest’anno ha festeggiato il suo 45º Trasporto, ne sono seguiti altri otto tanti quante sono state le tappe del percorso, da via Rossi Danielli a viale Bruno Buozzi.
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Tutto il trasporto della minimacchina quest’’anno è stato dedicato in primis alle vittime del terremoto, poi a Nadia Benedetti, vittima del terrorismo islamico, e a tutti i bambini che subiscono abusi e soprusi, mentre le girate a Largo Alessandro Volta e davanti la chiesa del Sacro Cuore, sono state dedicate a Paolo Ortenzi, abitante del quartiere scomparso recentemente, a Giovanni Paolo II e a tutti i facchini che sono al fianco di santa Rosa.
Come sempre un trasporto impeccabile e lo sforzo dei miniFacchini è stato premiato dal grande applauso dei presenti, quando la macchina è stata appoggiata nei cavalletti a viale Bruno Buozzi.