“La fotografia è la proiezione di un’idea”, sosteneva Tiziano Terzani. E’ difficile non essere d’accordo con questa definizione, nel senso che una fotografia non sarà mai il risultato di un progetto, ma sempre il frutto dell’attimo da cogliere. E in quello scatto della durata di una frazione di secondo si sommeranno l’occhio, l’esperienza, il cuore e l’emozione. La sfida, come sosteneva Isabel Allende in “Ritratto di seppia”, consiste nel creare attraverso la macchina fotografica “quella combinazione tra verità e bellezza chiamata arte”.
Il fotografo diventa il testimone e l’interprete dell’attimo che fugge, del momento unico dove forme, trasparenze, luci, ombre e sentimenti si fondono in un puro gioco, che ogni spettatore successivamente leggerà e percepirà in modo personalizzato, mutevole nel tempo in dipendenza dei diversi stati d’animo. La missione istintiva di molti fotografi diventa quella di fermare l’attimo che altrimenti andrebbe sprecato grazie alla mano, all’occhio ed al cuore che si fondono con la macchina fotografica.
La realtà viene quindi filtrata dallo stato d’animo del fotografo ed in parte ricreata: il risultato potrà piacere od essere opinabile, ma l’importante, ancora una volta, è fermare il tempo che fugge e svanisce.
Esatto fermare il tempo, è questo che ha fatto Lucio Matteucci con le sue foto pubblicate su Viterbo Civica, ha intrappolato sensazioni, emozioni, paure, gioie e tutto quello che sta nel cuore di ogni individuo che partecipa al Trasporto della Macchina di Santa Rosa.
Con queste parole, Lucio, presenta il suo book fotografico:
Ci sono delle foto che ti fanno sorridere… Delle foto che ti fanno venire un nodo alla gola… Ci sono delle espressioni che da sole raccontano un intero trasporto…
Poi ci sono quelle foto che ti fanno sentire orgoglioso di essere viterbese…
Purtroppo poi ci sono quelle brutte… come le cavallette idiote che assaltano la fontana di Piazza delle Erbe o la monnezza abbandonata che ti fanno veramente irritare e ti fanno vergognare…
Però se guardate tutte e 20 le foto, quelle belle sono molte di più rispetto a quelle poche che hanno provato a rovinare la nostra festa.
Così il fotografo disegna con la luce, ne insegue i tratti, l’intensità, il calore, il tutto per donare una voce personale all’immagine, una vita e uno sguardo che probabilmente vivrà per un tempo indefinito, anche altri fotografi hanno fermato questo attimo fuggente, abbiamo raggruppato in questo articolo tutte le foto dove è stato arrestato il movimento del “Trasporto”.
L’articolo verrà aggiornato man mano che arrivano nuove foto, ovviamente non abbiamo necessità di copyright in quanto la festa di Santa Rosa è di tutti i Viterbesi, e deve essere pubblicizzata in tutto il mondo quindi che ci rubino le foto.
Viterbo, 3 settembre 2016
Gepostet von Daniele Camilli am Sonntag, 4. September 2016
Gepostet von Bruno Pagnanelli am Sonntag, 4. September 2016