La famiglia Mauro all’attacco della nuova amministrazione per riavere lo spazio pubblico
Oggetto del contendere l’auditorium di via della Ferriere, ex sede della loro “Scuola di Musica Civica di Bracciano”. La loro campagna di aggressione per difendere diritti assolutamente inesistenti sta fomentando le altre istituzioni culturali del territorio in cerca di alleati. Eppure, dalle dichiarazioni rese alla stampa qualcosa non torna.
Si afferma: “dopo lo ‘sfratto’ dato dalla nuova amministrazione comunale di Bracciano” (Osservatore Laziale del 9 settembre). Ma la revoca risale invece alla giunta Sala (delibera 348 del 04.11.2015) pochi giorni prima delle sue dimissioni, la quale fissa la scadenza della convenzione al 30 giugno 2016, come deliberato anche per la Scuola di Teatro con sede alla Biblioteca Comunale. Ricordiamo le reazioni contro la vecchia giunta con il ricorso al TAR del padre, Donato Mauro, contro l’allora consigliere delegato alla cultura Mondini (succeduto a Nardelli prodigatosi per concedergli l’auditorium) e contro due dipendenti comunali.
I fratelli Raffaele e Gabriele Mauro hanno goduto per 4 anni e 9 mesi di uno spazio pubblico praticamente a costo zero (100 €/mese non sempre versati) per svolgere un’attività privata a scopo di lucro con l’impegno, in parte disatteso, di garantire 7 concerti l’anno a titolo gratuito (inclusi i saggi dei loro allievi). Dopo tanta generosità ottenuta dalla vecchia amministrazione con assegnazione diretta, senza alcuna gara pubblica come invece prevede la legge, avrebbero potuto ringraziare la cittadinanza del privilegio accordatogli, costato decine di migliaia di euro di soldi pubblici, e provvedere dal novembre 2015 a trovare un’altra sede a proprie spese, o concorrere con regolare bando in altro comune. Costretti infine a restituire le chiavi il 18 agosto scorso, hanno riconsegnato l’auditorium in uno stato vergognoso, tra cumuli di rifiuti e sporcizia varia. Un ulteriore sfregio alla cittadinanza a cui appartiene il bene pubblico.
Sempre sulla stampa, i Mauro lamentano la chiusura dell’auditorium e pertanto “ l’ Assessorato alla Cultura (Elena Felluca, ndr) non sa quando inizieranno i lavori e non sa dare una scadenza e visto che attualmente a Bracciano tutte le sedi (archivio, Castel Giuliano , Auditorium..) sono state dichiarate inagibili.” (L’Osservatore Laziale del 9 settembre).
Perchè dunque accanirsi contro la nuova assessora Felluca, per una situazione ereditata dalla vecchia amministrazione, che per anni non ha provveduto a garantire la sicurezza regolamentare di tanti edifici aperti al pubblico? A questo punto alcune domande sono d’obbligo:
Qual è il criterio col quale un’amministrazione pubblica assegna un bene cittadino, a un’organizzazione privata, che svolge attività privata a scopo di lucro?
Perché e su quali credenziali si è basata l’assegnazione diretta nel 2011? Su che cosa si basa la professionalità dei fratelli Mauro, quali sono i loro curricula e quelli dei docenti della loro scuola? Purtroppo non compaiono nel sito ufficiale della “Scuola di Musica Civica Bracciano” tuttora consultabile con questo nome http://www.scuolamusicabracciano.com, nonostante non sia più “civica” dal 30 giugno scorso.
Se i concerti a titolo gratuito non sono poi stati tutti realizzati, i Mauro non dovrebbero risponderne? Data la generosità del nostro Comune, perché non erano previste tariffe scontate e agevolate per le iscrizioni e i corsi ai cittadini di Bracciano?
Il Comune ha vigilato sull’attività della sua scuola civica? Esistono resoconti, relazioni sulla sua gestione, sull’attività didattica, sulla frequentazione dei corsi, sui risultati degli allievi? Che dire dei risultati dei corsi pre accademici destinati a chi volesse proseguire gli studi in convenzione con il “Conservatorio (sic!) Briccialdi di Terni”, come riportato erroneamente sul sito, poichè trattasi di scuola privata parificata, sempre a pagamento, a differenza del Conservatorio di Stato?
Esistono dati sull’affluenza degli spettatori ai concerti gratuiti, sulla promozione dell’attività didattica e concertistica nel territorio, sulla divulgazione di comunicati stampa, di articoli, sulla risposta della critica musicale… ? E’ stato o no un buon investimento culturale (visto quello economico così disastroso) per i cittadini di Bracciano? Ci piacerebbe saperlo, visto che risulta sicuramente un buon investimento per i bilanci dell’organizzazione.
Purtroppo, siamo bersagliati solo oggi dalla grande propaganda sull’attività dei Mauro. Ma le luci ormai sono spente. Di là dall’esito dei servizi resi alla Cittadinanza, ci rimane il loro fango, le loro immondizie e i loro conti da pagare.
Ass.Salviamo Bracciano