Pubblichiamo in esclusiva la lunga relazione preparata dai tecnici del movimento “NO AL FORNO CREMATORIO”, dopo lo scandalo dell’autorizzazione a costruire fasulla anche Manuedda con le ore contate
CIVITAVECCHIA – Il super e potentissimo assessore ai lavori pubblici, Massimo Pantanelli, dopo le recenti polemiche che lo hanno travolto (forno crematorio, mail fasulle e licenze a costruire anomale) nella tarda sera di ieri ha gettato la spugna. Si è dimesso. Poche righe inviate via mail, questo è il testo della lettera con cui Pantanelli comunica al sindaco Antonio Cozzolino e ai colleghi di giunta il suo addio.
“Caro Antonio – scrive Pantanelli – con la presente rassegno, irrevocabilmente, le dimissioni da assessore. Rimetto nelle mani del sindaco tutte le deleghe a me conferite. L’entusiasmo che mi ha portato ad accettare il delicato ed importante compito conferitomi, mi ha reso sempre facile lavorare per sostenere al massimo l’amministrazione: ho messo a disposizione di tutti la mia caparbietà, la mia ostinazione nel raggiungere gli obiettivi condivisi. Il mio tempo, la mia professionalità, la mia infinita resistenza agli attacchi personali. Qui ed ora e per sempre, ti ringrazio per avermi dato l’opportunità di misurarmi con un sogno, di confrontarmi con l’idea del cambiamento, del miglioramento della nostra Civitavecchia nel segno del Movimento 5 Stelle”.
“Caro Antonio – scrive Pantanelli – con la presente rassegno, irrevocabilmente, le dimissioni da assessore. Rimetto nelle mani del sindaco tutte le deleghe a me conferite. L’entusiasmo che mi ha portato ad accettare il delicato ed importante compito conferitomi, mi ha reso sempre facile lavorare per sostenere al massimo l’amministrazione: ho messo a disposizione di tutti la mia caparbietà, la mia ostinazione nel raggiungere gli obiettivi condivisi. Il mio tempo, la mia professionalità, la mia infinita resistenza agli attacchi personali. Qui ed ora e per sempre, ti ringrazio per avermi dato l’opportunità di misurarmi con un sogno, di confrontarmi con l’idea del cambiamento, del miglioramento della nostra Civitavecchia nel segno del Movimento 5 Stelle”.
Non c’è che dire, la lettera di dimissioni è la cosa più semplice, elementare e desiderata che potesse fare per dare sollievo ai civitavecchiesi che non lo potevano più vedere neanche scritto.
Il sindaco, ovviamente, ha cercato prima di farlo tornare sui suoi passi ma, rendendosi conto che non lo avrebbe fatto ha scritto sul suo profilo facebook il seguente commiato:
“Questa mattina – afferma Cozzolino – ho ricevuto le dimissioni irrevocabili dell’assessore Massimo Pantanelli. Nonostante quanto uscito sulla stampa nei giorni scorsi, non mi aspettavo questa netta presa di posizione da parte dell’assessore, tanto più che nessuno aveva mai chiesto un suo passo indietro nelle riunioni di questi giorni. Penso che Pantanelli abbia rappresentato un grosso elemento di rottura con le modalità con cui è stata fino ad oggi gestita questa città e per questo che entrò a far parte della nostra squadra di governo due anni fa. Rimane quindi la mia totale fiducia nella sua persona e nel suo operato, ma da colloqui intercorsi in giornata l’assessore mi ha confermato che la sua decisione non è revocabile. L’azione di Massimo nei suoi settori è stata volta al vero cambiamento delle dinamiche malate che hanno governato Civitavecchia fino a due anni fa. E questo il Sistema, ovviamente, lo ha sempre combattuto. Ringrazio quindi l’architetto Massimo Pantanelli per il lavoro svolto, per l’abnegazione profusa nel suo impegno e per tutto quello che ha dato alla nostra amministrazione e alla sua città”.
Il sindaco Cozzolino ancora non immagina che Pantanelli ha fatto la scelta migliore. Già, perché la vera bomba scoppierà quando la Procura della Repubblica di Civitavecchia riceverà una denuncia su come è stata gestita l’autorizzazione a costruire il mega forno crematorio nella Città di Civitavecchia.
Un esposto corredato con tanto di allegati, disegni tecnici e relazioni tecniche. Questa relazione è ormai di dominio pubblico e certifica il fallimento di uomini che si sono presentati agli elettori come il nuovo, come i puri, gli uomini trasparenti e lontani dalle vecchie logiche di partito.
Premessa
Con la presente relazione si vuole analizzare eventuali profili di illegittimità tecnica ed amministrativa nella procedura di appalto eseguita ai sensi dell’art. 153 Dlgs 163/06 comma 19 per la progettazione, costruzione e gestione di un forno crematorio nel Nuovo Cimitero Comunale . Sarà evidenziato ogni contenuto dell’iter formativo del procedimento, rapportandolo ai riferimenti normativi in materia, soprattutto a quelli fissati dal Codice dei Contratti (Dlgs163/06) , dal Regolamento di Attuazione (DPR 207/2010 ) e non ultimi tutti gli Atti Deliberativi ANAC nelle specifiche questioni trattate. La presente nota è commento solo di atti pubblici estratti dall’Albo Pretorio on line ed esclude qualsiasi altro documento non elencato. 1° criticità : i requisiti di qualificazione Queste Ditte sottoelencate partecipano come Associazione costituenda, ovvero sottoscrivono l’impegno di costituirsi in Associazione Temporanea di Impresa (ATI ) una volta aggiudicatari definitivamente dell’appalto . Quindi ognuno sottoscrive un proprio impegno aziendale a tale finalità. La costituenda ATI è così formata :
Nelle prossime ore vedremo cosa avrà da ribattere il sindaco e quei quattro fedelissimi che gli sono rimasti vicino.