Scacco matto all’arrogante e inadeguato sindaco Antonio Cozzolino che frantuma i sogni del M5S e prende una lezione di stile e di politica da tre donne “con le palle”
CIVITAVECCHIA – E’ finita la festa per gli arroganti personaggi che, spalleggiati da un sindaco molle e senza senso civico, si sono presi la briga di insultare le “magnifiche tre” che invece, rappresentano davvero lo stile rivoluzionario sognato dal Beppe Grillo.
Un bel Vaffa al sindaco e i suoi smarriti accoliti ma anche un bel Vaffa all’opposizione che, fino a ieri sera, sperava che le tre cedessero alle loro lusinghe e firmassero le dimissioni per far cadere un sindaco e un’amministrazione ormai alla deriva.
Le “magnifiche 3” Alessandra Riccetti, Raffaella Bagnano e Fabrizia Trapanesi con Dartagnan Carlini sembrerebbero avere le idee molto chiare.
Hanno fatto la scelta che nessuno immaginava potessero fare. Si sono ricordate di vivere nella Città di Traiano e dall’antica Roma hanno preso l’esempio più fulgido della politica d’attesa, l’Aventino (meglio Aventino che Colline dell’Argento).
Secondo l’antica tradizione romana, in momenti acuti del contrasto tra patrizi e plebei, questi ultimi si ritiravano sull’Aventino come avvenne nel 494 a. C. e poi ancora nel 449, dopo la caduta del secondo decemvirato.
Rimarranno nella maggioranza perché è ha quella che appartengono, checché ne dicano i vari “trovatelli” della politica dell’opportunismo quali Andrea Palmieri e Francesco Fortunato (sono stati sia con Moscherini che con Tidei) loro saranno sui banchi insieme agli altri a sostenere le cinque stelle che oggi brillano più che mai sulla città di Civitavecchia.
Non tapperanno più la bocca: Voteranno tutto quello che porta vantaggi ai cittadini e saranno libere di non farlo quando le scelte di questa pseudo maggioranza deciderà di andare contro le volontà di chi li ha votati come hanno fatto fino ad oggi.
Questa la loro dichiarazione che spiazza Antonio Cozzolino e spazza via le velleità dei due ambiziosi candidati in pectore dell’opposizione Piendibene e Grasso:
“Tra i cittadini e per i cittadini: questo ci è stato chiesto di fare quando i civitavecchiesi ci hanno eletto. E insieme ai cittadini intendiamo lavorare per dare il nostro contributo alla risoluzione dei tanti problemi che tormentano Civitavecchia ormai da troppi anni, lontane dalle polemiche e da tutte quelle macchinazioni politiche che di sicuro non aggiungono alcun valore al dibattito né alle buone azioni che devono necessariamente tornare al primo posto nell’attività amministrativa. Siamo fortemente convinte che solo ascoltando quelle che sono le indicazioni dei cittadini si possa veramente arrivare a quel cambiamento tanto auspicato che alle scorse elezioni ha portato all’affermazione del Movimento 5 Stelle in città. Non siamo rivoltose, né dissidenti, ma tre donne determinate a rimettere al centro del dibattito politico i cittadini. Questi sono i valori del Movimento 5 Stelle: cittadini che entrano nelle istituzioni e si fanno Stato. Ed è questo che faremo in maniera sempre più incisiva, andando oltre le logiche di appartenenza. Trame, congiure, elaborazioni di tesi giustizialiste senza alcun fondamento e supportate solo dall’arroganza e dall’insulto, le rinneghiamo con forza, così come prendiamo le distanze da appartenenze per partito preso. Siamo quelle dei progetti validi di rilancio dei vari settori, quelle dell’aggregazione di una comunità che si è persa, quelle del dialogo e del confronto. Per questo motivo, lontane dalle ormai note ambizioni personali , alle quali la politica locale ci ha purtroppo tristemente abituati ad assistere in questi anni, il nostro unico obiettivo politico è e rimarrà quello di operare a testa alta per la promozione di tutti quei progetti che hanno una ricaduta positiva per la Città. Questo ci impone la nostra coscienza e la nostra appartenenza al Movimento 5 Stelle. E questo faremo. Conteggi, strategie dell’ultima ora e giochetti opportunistici, sono lontani anni luce da noi. Con la stessa determinazione ci opporremo a ogni intento in grado di andare contro il mandato che gli elettori ci hanno conferito”.