lo spettacolo teatrale scritto, diretto e interpretato da Germano Rubbi con la partecipazione della band “i dodici sciagurai”
Venerdì 16 settembre alle ore 20:30, al teatro lo spazio d Roma, andrà in scena lo spettacolo teatrale “Operaji”, diretto e interpretato dal regista narnese Germano Rubbi.
Nello slang del centro Italia la parola “operaji” vuol dire letteralmente “operai”. Questo termine, unito al sottotitolo, smaschera immediatamente chi è il vero protagonista della storia: un operaio. Nato e cresciuto a fianco della fabbrica, col nonno prima e col padre poi entrambi operai, il suo destino è già scritto ben prima della sua nascita. Crescerà e studierà col preciso intento di diventare operaio perché cosi vuole suo padre e, probabilmente, la stessa società che lo circonda. Attraverso gli occhi ingenui e puri del protagonista ancora bambino, si ricostruiranno dapprima le dinamiche che hanno caratterizzato la nascita di una delle tante fabbriche disseminate in Italia “.. suo bisnonno non lavorava nella fabbrica perché prima, lì, al suo posto c’erano dei campi coltivati, e nessuno ce la voleva, la fabbrica, perché toglieva spazio alla terra: senza la terra di cosa si vive; cosa si mangia?” , i conseguenti cambiamenti nella quotidianità della sua famiglia e, di conseguenza, di tutta la società dovuti all’impiego fisso di suo padre nella fabbrica stessa “… ma i cambiamenti dovuti al lavoro fisso di suo padre erano evidenti: la lavatrice nuova, la TV a colori, la macchina nuova e persino la domenica al mare!” ed infine, dopo il congedo dal servizio militare ed raggiungimento del ventesimo anno di età, il suo agognato ingresso nel mondo del lavoro, programmato sin dalla sua nascita. “Il primo giorno all’interno della fabbrica si sente come un lillipuziano. C’erano dei grossi capannoni; dei grossi piazzali; dei grossi macchinari, dei grossi edifici, una grossa ciminiera…” In poche parole si ripercorrono tutte le tappe che caratterizzano la vita, sia essa al di fuori della fabbrica che all’interno, di uno dei tanti operai nati negli anni ’60. Ognuna di queste tappe è accompagnata da un suono che scandisce il passare degli anni ad intervalli regolari: la campanella della scuola, la tromba della caserma ed infine la sirena della fabbrica, come per sottolineare che il passare del tempo, altri non è che un continuo suono che ci ricorda i nostri doveri.
INFO: Teatro Lo Spazio, Via Locri, 42 Roma 0677076486 0677204149
info@teatrolospazio.it www.teatrolospazio.it
BIGLIETTI: intero 12 euro, ridotto 9 euro, tessera semestrale 3 euro