La senatrice M5S Paola Nugnes accusa l’Esecutivo di tenere nascosta la lista delle aree potenzialmente idonee ad ospitare il deposito nazionale delle scorie radioattive. La replica del ministro Carlo Calenda: “Se verranno rispettati i tempi la lista sarà pubblicata entro settembre 2017. Poi entro il 2021/2022 sarà individuata definitivamente l’area dove sarà costruito il deposito nazionale”
ROMA – La carta che indica le aree idonee ad ospitare il deposito unico nazionale per le scorie radioattive se i tempi saranno rispettati verra’ pubblicata, dopo una lunga attesa, entro settembre 2017, mentre l’autorizzazione per l’area stessa dovrebbe arrivare a quattro anni e mezzo dalla Carta, sempre salvo ritardi. Carlo Calenda, ministro dello Sviluppo economico lo dice in audizione alla commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti, la c.d. commissione ‘Ecomafie’.
“Se le previsioni sui tempi della procedura Vas”, la Valutazione ambientale strategica, “e dell’approvazione del Programma saranno rispettate, la pubblicazione della Carta si colloca tra il secondo – fine della consultazione – e il terzo – approvazione del Programma – trimestre 2017”, dice Calenda. Questi quindi i tempi aggiornati per la Cnapi, la Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee alla localizzazione del Parco tecnologico all’interno del quale sara’ ospitato il deposito di superficie per i rifiuti nucleari. “Il tempo stimato per arrivare all’autorizzazione è di circa quattro anni e mezzo dalla definizione delle caratteristiche delle aree potenzialmente idonee- aggiunge Calenda- al netto di possibili ritardi”. L’aggiornamento dei costi per il deposito fornito dal ministro riporta 650 milioni per la localizzazione, progettazione e costruzione del Deposito, 700 milioni per infrastrutture e interne ed esterne e 150 milioni per la realizzazione del Parco tecnologico, cifre queste finanziate dalla componente A2 della bolletta elettrica. A questi si aggiunge – precisa il Ministro – un altro miliardo “per i progetti di ricerca, finanziati da altri strumenti”.
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