Leggo un articolo, prendo atto e commento.
E adesso sono caxxi!
Il consiglio di Stato ha dato ragione alla Aforsat nel ricorso contro il taglio del contributo dovuto dal comune per i pazienti ospiti delle residenze assistenziali della Tuscia.
Il comune dovrà pagare le quote dovute e gli arretrati, magari con gli interessi.
Probabilmente, credo, la cifra sarà a sei zeri.
Da oggi, e per i prossimi due anni, dovranno rinunciare ai festini da settemila euro a botta, dovranno accontentarsi di un sito ufficiale da quattro soldi, che è sempre di tre soldi superiore al valore di quello attuale, dovranno smettere di concedere gratuitamente vie e piazze del centro a chi poi le subaffitta guadagnandoci, non potranno più sovvenzionare mostre che arricchiscono economicamente solo chi le organizza e non arricchiscono culturalmente chi le visita, dovranno smettere di ripagare come straordinari lavori già pagati come ordinari.
Magari rinunceremo ancora a quel teatro che doveva esserci consegnato tre anni fa o a quel l’ascensore inaugurato a Dicembre 2015.
Del resto bisogna tirare la cinghia. E visto che noi non abbiamo più neanche i pantaloni…
Quasi certamente il sindaco e gli assessori rinunceranno allo stipendio, quasi certamente i consiglieri rinunceranno ai gettoni di presenza, che come dice la parola stessa percepiscono solo per la presenza e mai per aver fatto il loro dovere.
So caxxi!
Ci sarà un’ulteriore diminuzione dei servizi?
Difficile, difficile diminuire ciò che non esiste.
Ci sarà un’ulteriore aumento delle tasse?
Speriamo di no.
Stiamo andando incontro all’inverno e già moriremo di freddo in mutande come siamo, figuriamoci se ci tolgono anche quelle.
E allora come faranno a trovare quei soldi?
Li dirotteranno da altre necessità, che poi passeranno in terzo piano dopo essere state per anni in secondo.
Li dirotteranno, in questo sono dei veri maestri.
Intanto gli esperti ci dicono che sarà un inverno freddo per l’Italia.
Il Polo Nord per Viterbo.