Gli attuali organi dovranno evitare “di porre in essere atti che per il contenuto o per la durata siano suscettibili di incidere sulle competenze relative alla programmazione e pianificazione dei nuovi enti”
ROMA – Fino alla piena operatività degli organi delle Autorità Portuali di Sistema, restano in carica gli organi delle AP che dovranno però garantire solo la continuità amministrativa. È questo il contenuto della nota del Direttore Generale del Ministero delle Infrastrutture Enrico Maria Pujia che chiarisce come si devono comportare i Porti italiani a seguito dell’entrata in vigore della legge di riforma che introduce le Autorità Portuali di Sistema, in attesa delle nomine e della conseguente piena attività dei nuovi organismi.
Dunque, le attuali Autorità Portuali dovranno garantire soltanto la continuità amministrativa, evitando di assumere decisioni che possano incidere sulla piena operatività dei futuri enti. Una posizione chiara, che riprende l’interrogazione del senatore ligure Maurizio Rossi (Gm-Liguria Civica) e che sembrano rivolte in particolare al Comitato Portuale di Genova e al Presidente di Spezia Forcieri.
La nota sembra uno stop a tutte le operazioni fatte a tempo scaduto, o comunque in zona Cesarini. Come si legge nella nota, infatti, gli attuali organi dovranno evitare “di porre in essere atti che per il contenuto o per la durata siano suscettibili di incidere sulle competenze relative alla programmazione e pianificazione dei nuovi enti”.
Dunque tutte le decisioni prese dal commissario Pasqualino Monti, compresi i due milioni di euro all’anno da concedere al Comune di Civitacchia saranno nuovamente congelati in attesa che venga nominato il nuovo presidente.