Scorie nucleari, Portinaro: “Come ANCI siamo preoccupati per la costruzione di nuovi depositi temporanei”

Si è riunita ieri, a Roma, la Consulta ANCI dei comuni con servitù nucleari. Alessandro Portinaro, sindaco di Trino e membro del CdA Sogin, ha chiesto al governo di mantenere il 2025 come data entro cui dovrà entrare in funzione il deposito nazionale delle scorie radioattive

ROMA – Si è riunita ieri pomeriggio, martedì 27 settembre, nella sede Anci di Roma la Consulta dei Comuni sede di servitù nucleari. Diversi i temi in discussione, tra i quali l’aggiornamento dell’iter per l’avvio della realizzazione del deposito nazionale per scorie e rifiuti radioattivi. Durante la riunione è stato ricordato come nell’ agosto 2015 Ispra aveva consegnato ai ministeri competenti la validazione della Carta, proposta da Sogin, in cui venivano indicati i siti potenzialmente idonei ad ospitare la struttura. Sul tema però è intervenuto di recente il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda che, nel corso di un’audizione alla Camera, ha annunciato che la presentazione definitiva della Carta avverrà a seguito della procedura di valutazione ambientale strategica e della validazione del programma nazionale sui rifiuti radioattivi.

“Questo – ha commentato Alessandro Portinaro, sindaco di Trino Vercellese e coordinatore delle città sede di servitù nucleari Anci – significa un ulteriore slittamento di un anno che inevitabilmente influirà sulle tempistiche di entrata in funzione del deposito nazionale di scorie e rifiuti radioattivi. E’ senza dubbio positiva – ha continuato Portinaro– la persecuzione del percorso per arrivare a un programma nazionale ma un ulteriore attesa per la pubblicazione della Carta temiamo, oltre a rallentare la messa in funzione del deposito, esporrebbe l’Italia a procedure di infrazione dell’Europa che sul tema ci ha già messo in mora”.

“Chiediamo quindi al governo – ha aggiunto il sindaco di Trino – di mantenere la data del 2025 come dead line per l’entrata in funzione del deposito e allo stesso tempo esprimiamo forte preoccupazione circa la costruzione di nuovi depositi, diciamo ‘temporanei’, sui siti nucleari attuali che producono aumento dei costi e creano apprensione tra i cittadini che a noi sindaci chiedono risposte e certezze dei tempi. La risposta, sia chiaro, è una sola: la realizzazione in tempi rapidi del deposito unico nazionale”, ha chiosato il coordinatore Anci.

Durante i lavori, la Consulta Anci ha inoltre anche preso atto favorevolmente del rinnovo del Cda di Sogin al cui interno siederà proprio il sindaco Portinaro, individuato dal governo in qualità di soggetto di raccordo tra le istanze dei territori e la nuova programmazione delle attività di Sogin. Entro novembre Portinaro ha annunciato un incontro tra i sindaci della consulta e i nuovi vertici di Sogin per avviare una nuova fase di dialogo costruttivo e sinergico. (anci.it)