Lago di Vico e Bella Venere tante domande, dove sono le risposte?

Giorni fa ho incontrato Roberto De Santis e prendendo un caffè insieme abbiamo condiviso alcuni pensieri ma in modo particolare tante domande in attesa di risposte.

Iniziamo da una ricerca effettuata nel 2002 oggetto di una conferenza internazionale avvenuta a Bolsena dal 29 settembre al 3 ottobre del 2002.

“BILANCIO IDROGEOLOGICO DEL LAGO DI VICO (LAZIO – ITALIA)”

Con i seguenti relatori: DRAGONI WALTER, LOTTI FRANCESCA, PISCOPO VINCENZO e SIBI ALESSANDRO

Condotta in collaborazione dal DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA TERRA, UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA * DIPARTIMENTO DI SCIENZE AMBIENTALI, UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELLA TUSCIA, VITERBO

bilancio_idrogeologico_del_lago_di_vico_pagina_01

In tale studio si evidenzia che nel 1958 c’è stata una brusca variazione nel livello medio del lago, non correlabile ad un’evidente variazione della situazione climatica, tale brusco salto è imputabile, molto probabilmente, o alla correzione di un errore sistematico delle misure o ad una diversa gestione delle portate dell’emissario, che è regolato artificialmente tramite una paratoia.

L’amico Roberto De Santis ci informa che LA COSTRUZIONE del complesso “BELLA VENERE” risale tra il 1958 e 1959 in quella circostanza si iniziò a versare cemento nelle acque del lago.

E da allora non si sono fermati ad immettere cemento nelle rive del lago come possiamo vedere dalle seguenti foto.

lago-di-vico-bella-venere-prima
“BELLA VENERE” Foto del 1985

lago-di-vico-bella-venere-dopo
“BELLA VENERE” Foto del 2012

Non a caso il Consigliere Regionale Fabrizio Santori fece l’interrogazione scritta n. 1121 del 11-11-2015 come appresso illustrata.

interrogazione-fabrizio-santori_pagina_1
INTERROGAZIONE SCRITTA N.1121 DEL 11/11/2015

Nell’interrogazione in questione, infatti, si evidenzia che:

  1. dal 1990 al 2000 la struttura alberghiera risulterebbe essere stata costantemente ampliata;
  2. dal 2001 al 2010 sarebbero essere state realizzate altre strutture complementari, come ad esempio la discoteca, per le quali i procedimenti autorizzatori risulterebbero essere stati tutt’altro che lineari;
  3. L’albergo inciderebbe sia su un’area demaniale che in un’area di proprietà del Comune di Caprarola (discoteca e ristoranti), terreno sul quale sarebbero essere presenti anche degli usi civici;

Al che, ovviamente, l’assessore pone diverse interrogazioni e chiarimenti in merito alla vicenda.

Chiarimenti che sta cercando da diversi anni il nostro amico Roberto che, fra le altre cose, ha anche chiesto di poter accedere a varie documentazioni nascoste in vari uffici per rendere partecipe il popolo sulla questione; ma soprattutto per salvaguardare l’ambiente laddove ci fossero opere che non tutelafareambiente-logopiccolo_01no, proteggono e sviluppano tali aree nel rispetto del territorio, come ampiamente illustrato nel sito di FareAmbiente, movimento ambientalista di cui fa parte Roberto De Santis.

In modo particolare una richiesta di accesso agli atti presentata, nell’anno 2014, alla Direzione Regionale Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative, citata nella suesposta interrogazione, affinché potesse accedere ad ulteriore documentazione relativa a un noto complesso alberghiero.

Ma la Bella Venere Sas, in qualità di contro interessata, per un non meglio identificato fine, ha inviato al consiglio regionale del Lazio e non agli uffici competenti la propria dichiarazione di opposizione all’accesso agli atti sul progetto per la realizzazione di strutture e chiostro bar in complesso alberghiero.

Tale opposizione, oltre ad essere citata sempre nella interrogazione detta, è documentata dal seguente Fax inviato prima dai proprietari della Bella Venere all’Onorevole Enrico Panunzi, poi successivamente lo stesso Onorevole lo invia, con urgenza, al Dr. Mauro Antonelli.

copia-di-fax-on-panunzi-bella-venere_pagina_1

fabiola-anitoriÈ notizia di pochi giorni relativa al fatto che La senatrice Fabiola Anitori chiede un’interrogazione sullo stato del bacino idrico del lago di Vico, nello specifico un’interrogazione per denunciare lo stato di “progressivo degrado qualitativo delle acque del lago di Vico (Viterbo)” ed allo stesso tempo chiedere l’intervento del ministero dell’Ambiente per tutelare “un bacino di alto valore naturalistico e paesaggistico, risorsa importante per l’approvvigionamento idrico per la popolazione locale e per attività economicamente essenziali come il turismo e la pesca”. Fonte www.agenparl.comagenparl24

Ambiente Viterbo, Anitori (Ap): ministero intervenga per tutelare lago di Vico. In atto progressivo degrado delle acque

Quindi forse sarebbe il caso che qualcuno intervenga e ci spieghi chiaramente cosa sta succedendo al Lago di Vico; analisi, interrogazioni, convegni, diniego accesso agli atti, studi, ricerche e progetti da parte di Enti e Università (Istituto superiore di Sanità, Consiglio nazionale delle Ricerche – CNR, Università della Tuscia, Università di Roma La Sapienza e Università degli Studi Roma Tre), una cosa è certa che sono più di 50 anni che stiamo assistendo ad un progressivo degrado qualitativo delle acque, dovuto per la gran parte, come ormai ampiamente studiato e documentato, all’incremento di sostanze chimiche (fosforo e azoto, in particolare) derivanti dalle aree agricole coltivate a noccioleto nel bacino scolante del lago, e veicolati al corpo idrico dal deflusso superficiale e dal suolo eroso.

Le cause che verosimilmente sono state e continuano ad essere all’origine del degrado di questo importante ecosistema e bacino idrico, sono state più volte indicate e possono così essere riassunte:

  1. Intense fioriture del cianobatterio Plankthotrix rubescens e delle altre specie di cianobatteri, fioriture favorite verosimilmente dall’uso ultradecennale di fertilizzanti e fitofarmaci nelle vaste aree coltivate a noccioleti in prossimità del lago;
  2. Permanenza di scarichi fognari abusivi o non a norma sulle sponde e in prossimità del lago;
  3. Azione residua di inquinamento dovuta agli agenti contaminanti individuati nel sottosuolo del dismesso Magazzino Materiali di Difesa Nbc di Ronciglione, ubicato anch’esso in prossimità delle sponde del lago;
  4. Attività illecite condotte all’interno e in prossimità della Riserva naturale.

Caro Roberto ritorneremo sicuramente su questo argomento, intanto aspettiamo che qualcuno ci chiarisca le idee e ci dia spiegazioni, siamo a disposizione di chiunque abbia la voglia di far sentire la sua voce.