Dopo l’allarme scattato nel luglio scorso per le improvvise lesioni apparse sui muri di un palazzetto in piazza del Castello, con relativa evacuazione dei residenti, sono state riscontrate altre situazioni che richiedono l’intervento urgente su alcuni fabbricati del Centro Storico. Qualche giorno addietro fu segnalato il rischio crollo del tetto di una palazzina in via del Moretto mentre, in via del Pescino, si staccavano alcuni coppi dalla copertura del torrione medioevale
finendo sul marciapiede. In entrambi i casi il Comune è intervenuto per assicurare l’incolumità dei passanti ordinando ai rispettivi proprietari di provvedere a tutte le verifiche, al ripristino e consolidamento dei propri edifici, con l’obbligo di affidarsi a tecnici qualificati “al fine di tutelare la pubblica e privata incolumità delle persone e garantire l’agibilità dei luoghi in condizioni di sicurezza.”.
Purtroppo, questi casi isolati, non sono più così eccezionali, come dimostrano altre situazioni che ogni tanto mettono in allarme i suoi residenti. Ristrutturazioni e interventi a volte arbitrari, manutenzioni ignorate o trascurate, mancate verifiche e controlli dello stato in cui versano opere pubbliche e private. Viene in mente la voragine che si era aperta in via del Fossato un paio di anni fa, evidenziando la situazione drammatica in cui versa gran parte del sistema fognario della zona, forse anche con ripercussioni sulle abitazioni prospicenti.
E che dire delle cantine, quelle che spesso subiscono trasformazioni radicali, con cambi di destinazione d’uso, diventando abitazioni o attività commerciali? E’ di qualche mese fa il caso di quella in via della Sentinella 29, che ha fatto scattare l’allarme dei residenti. Nell’aprile scorso, un pezzo di cartone sulla porta con su scritto a mano “NON SOSTARE TRASLOCO” e due bidoni impedivano la sosta, mentre dall’interno arrivava un rumore simile a quello di un martello pneumatico. Calcinacci, mattoni, pietre, elementi di tufo venivano caricati su un autocarro che andava e veniva. Nessuna ordinanza esposta che autorizzasse la sosta dell’autocarro e nessun divieto di sosta per permettere il trasloco. Nessun cartello di cantiere esposto. I vigili, interpellati, non avevano saputo dare risposte esaurienti. Silenzio anche dal Comune, nonostante le richieste di spiegazioni di alcuni cittadini, alle quali aveva fatto seguito un esposto il 6 maggio scorso. La preoccupazione per i rischi di stabilità della palazzina intanto aumentava. Con una seconda richiesta che ha
permesso l’accesso agli atti, è stato possibile conoscere quanto stava accadendo: “manutenzione straordinaria” di un magazzino accatastato come C/2 con costruzione di un bagno interno. Curioso che la documentazione depositata in Comune porti la data del 22 giugno 2016, circa due mesi dopo l’ inizio effettivo dei lavori. Anche la pubblicazione della CILA (comunicazione inizio lavori asseverata) per la realizzazione del bagno riporta la stessa data (prot.22568 del 22/06/2016). Ora i lavori sono fermi.
Ci si domanda: ci sono stati controlli preventivi, sopralluoghi, verifiche dellapalazzina pluri- centenaria? Esistono relazioni di tecnici responsabili che ne certifichino la sicurezza? Quante cantine e quante strutture del Centro Storico di Bracciano potrebbero trovarsi in situazioni analoghe?
Ass.Salviamo Bracciano