CIVITAVECCHIA – Da Forza Italia riceviamo e pubblichiamo: Nel lento e doloroso tramonto della peggiore giunta che Civitavecchia abbia conosciuto, ecco che spuntano gli “attivisti” del Movimento Cinque Stelle a dare patenti di illegittimità alla presidente del consiglio comunale Riccetti.
La prima domanda che viene da porsi ad alta voce: chi sono questi attivisti? Perché non si firmano? Perché non leggono il comunicato in streaming, mostrando le facce?
Il sospetto è che siamo davanti ad un’altra prova del mutamento antropologico che coglie i grillini ogni qual volta si trovano dall’altra parte della barricata da cui hanno combattuto le loro presunte battaglie di legalità: il potere. Prima erano contro gli indagati, oggi ci spiegano che se uno di loro è indagato non bisogna demonizzarlo. Prima erano quelli che la politica si fa a costo zero, oggi ci spiegano che spendere centomila euro per l’attività sul territorio è normale.
Quando queste cose le dicevamo noi eravamo delinquenti, ora?
Civitavecchia non è certo esclusa dall’epidemia: qui prima erano contro l’Enel (ogni tanto vediamo il filmato dei soldi sporchi di sangue), ora ne fanno il loro principale interlocutore. Di più: a Civitavecchia i grillini sono già i grillini del futuro e per andare al caso del momento, mentre in tutta Italia il M5S è contro i forni crematori, qui ne difende il progetto in consiglio comunale. Gettando la croce addosso (ma è uno sport nazionale) a chi c’era prima. Salvo approvare un progetto definitivo (che doveva passare in consiglio e che poteva essere bloccato) capace di rispondere alle esigenze di tutta Roma fino alla Bassa Toscana. Eguale comportamento se non peggio , per importanti nomine, cementificazioni selvagge (ambientalisti o finti ambientalisti, dove siete?), gestioni fallimentari sul servizio idrico , sulla scuola, sulle partecipate, su tutto. Vogliamo parlare del lavoro? Cosa hanno fatto? Creato più disoccupazione, in fondo chi non mai creato lavoro che ne può sapere…
Ora, capita anche che ci sia una parte di opposizione che, per interessi o incapacità, è diventata una barzelletta e fa di tutto per non mandarvi a casa. Questa tuttavia non può essere una scusa per continuare a predicare bene e poi razzolare malissimo, sentendovi poi autorizzati ad arrossire se beccate pernacchie. Diciamola tutta: almeno la Riccetti è rimasta coerente. Gli altri? Si dovrebbero dimettere tutti. Anche dalla carica di “attivisti”…