#IoDicoNo. Domenica 13 dalle ore 10 Piazza Marconi Vetralla

Domenica 13 Novembre dalle ore 10 in Piazza Marconi a Vetralla banchetto informativo in vista del prossimo referendum costituzionale del 4 Dicembre #IoDicoNo.

È una battaglia che appartiene ai cittadini, non è di sinistra, non è di destra, non è di centro. È la battaglia di tutti. La Costituzione è il patto civile su cui si fonda la Repubblica Italiana, la Carta che ci tiene tutti assieme, da Lampedusa a Predoi, che ha consentito al Paese di costruire uno Stato sulle ceneri della seconda guerra mondiale. Ora la nostra Costituzione è in pericolo, stravolta da una maggioranza di deputati e senatori che siedono abusivamente in Parlamento: la legge con la quale sono stati eletti, il “Porcellum”, è stata dichiarata incostituzionale. Ciò nonostante hanno avuto l’arroganza di mettere mano alla Carta fondamentale del Paese, generando un caos: il Senato resta dov’è, immunità elargita a consiglieri regionali e sindaci, procedimenti legislativi che si moltiplicano. La Costituzione si può modificare, ma non così e non ad opera di queste persone.

DIECI MOTIVI PER VOTARE NO AL REFERENDUM COSTITUZIONALE

  1. Per salvare i principi fondamentali della Carta voluti dai Padri costituenti nelle forme e nei limiti della Costituzione [APPROFONDISCI]
  2. Per mantenere il principio costituzionale dell’uguaglianza e libertà del voto. [APPROFONDISCI]
  3. Per evitare che circa i due terzi dei parlamentari siano nominati dai capipartito e che il Parlamento sia alle dipendenze del capopartito del partito che con un solo voto in più vince tutto. [APPROFONDISCI]
  4. Perché dal bicameralismo perfetto si passerà a quello confuso. Infatti non solo il Senato non viene abolito, ma potrà esserci un continuo conflitto da una Camera all’altra, con dei senatori che lavoreranno part time solo per ottenere l’immunità e avranno anche il potere di mettere le mani sulla Costituzione. [APPROFONDISCI]
  5. Perché si è persa una grossa occasione per ridurre davvero i costi della politica, e dopo si dirà che si è già tagliato abbastanza. [APPROFONDISCI]
  6. Perché le firme da raccogliere per le leggi di iniziativa popolare passeranno da 50 a 150 mila e il quorum per i referendum si ridurrà solo con un aumento delle firme da 500 mila a 800 mila. [APPROFONDISCI]
  7. Perché il leader del partito vincitore, anche se rappresentasse solo il 20-25% dei votanti, o anche meno, sarà padrone del Governo, del Parlamento, del Quirinale e potrà avere una grande influenza sulla composizione degli altri organi costituzionali e su quelli di controllo (le Authority), oltre che sulla Rai. [APPROFONDISCI]
  8. Perché la riforma della legge fondamentale della Repubblica è stata approvata a colpi di maggioranza, senza un ampio consenso parlamentare e con l’uso di antidemocratici espedienti tipici della casta, come quello del ‘canguro’ che ha fatto decadere tutti gli emendamenti al testo presentati dalle opposizioni. [APPROFONDISCI]
  9. Per evitare che sia molto più facile approvare leggi che limitino i diritti dei lavoratori, il diritto alla salute, le pensioni: diritti tutelati dalla prima parte della Costituzione, che possono essere compromessi solo stravolgendo la seconda. [APPROFONDISCI]
  10. Perché, nonostante questo Parlamento sia stato eletto con una legge elettorale dichiarata illegittima dalla Corte costituzionale, ha riscritto a colpi di maggioranza antidemocratica 47 articoli della Costituzione. [APPROFONDISCI]