Carmen Story aprirà venerdì prossimo alle ventuno al teatro Manini Fantasmi all’Opera, rassegna di spettacoli organizzata dall’associazione Amici della Lirica e dall’Accademia musicale romana in collaborazione con il Comune di Narni.
Lo spettacolo è una rievocazione della tragedia dell’indomita gitana nel ricordo, quarant’anni dopo, di chi ne fu testimone
L’opera, fortissimamente voluta da Georges Bizet che difese contro tutto e tutti la scelta dell’impatto brutale che sul pubblico avrebbe potuto esercitare un finale tanto tragico, fu rappresentata, senza successo, la prima volta a Parigi nel 1875. E il grande musicista morì pochi mesi dopo senza poterne gustare i trionfi successivi. Anche sulla trama che si dipana e sul dramma che si consuma sulla scena, proposto come “tragicommedia d’amore, corna e gelosia”, l’allestimento di Carmen story è tutto giocato sulla chiave della memoria e grazie a temi e tessiture originali è stato voluto dall’Associazione Amici della Lirica e dall’Accademia Musicale Romana come evento d’apertura di Fantasmi dell’Opera. Testi originali e sceneggiatura teatrale sono di Vincenzo Policreti che, laureato in Giurisprudenza e Psicologia, si divide tra la professione di psicoterapeuta e quella di scrittore. Di grande rilievo il cast, con Diana Bertini nel ruolo della protagonista, Vincenzo Sanso in quello di Don Josè, Orozbek Bakytov (Escamillo), Elena Oliva (Micaëla), Caterina Sebastiano (Frasquita), Rossana Ferri (Mercèdés) e gli attori Vincenzo Policreti (Moralès), Toriano Botti (Zuniga) e Andrea Allegretti (Escamillo). L’opera si avvale dell’Ensemble strumentale dell’Accademia Musicale Romana diretto da Sergio Oliva, che può vantare una lunga attività in importanti istituzioni lirico-sinfoniche e direzioni di successo nei maggiori teatri in Italia e nel mondo. La regia è di Renzo Segoloni, ripresa dallo stesso Sergio Oliva. Moralès, uno dei dragoni, e Zuniga, il loro comandante, sono i due testimoni del tempo cui è affidato, insieme all’ex torero Escamillo vecchio e malridotto dalle cornate ricevute, il ritorno di potenza del dramma che, nella rievocazione della memoria, si popola sulla scena delle figure di allora. La magica musica di Bizet dà voce ai cantanti che eseguono le celeberrime pagine dell’opera: dall’Habanera alla Séguidille e alla Chanson Bohème di Carmen, dall’aria del Toreador di Escamillo alla Romanza del fiore di Don Josè fino al tragico epilogo. Il valore intenso e struggente dell’opera è affidato alla voce di Diana Bertini, cantante di limpido talento, consacrata da innumerevoli successi nei più importanti teatri lirici italiani e internazionali dove ha interpretato il ruolo delle protagoniste delle grandi opere di Mozart, Verdi, Bizet, Donizetti, Puccini, Mascagni, Giordano, Vivaldi, Wagner, Offenbach, Schubert, Pergolesi, Beethoven. Ma è l’intera rassegna a proporre eventi di alta qualità e di sicuro interesse. “Fantasmi all’Opera – afferma Francesco Giordanelli, presidente dell’Associazione Amici della Lirica della provincia di Terni – è una stagione di spettacoli che comprende al suo interno un caleidoscopio di forme di teatro diverse tra loro, ma caratterizzate dal rapporto tra musica e prosa. I testi, a volte originali, sono di supporto alle forme musicali scelte, che spaziano dall’opera lirica al musical al jazz per concludere il cammino nella musica sacra con lo Stabat Mater di Pergolesi. Dal ‘700 sino ai giorni nostri, un singolare viaggio in cui la musica e la parola si rincorrono, scambiandosi continuamente il ruolo di protagonista”.