Lo chiedono tutti i consiglieri di opposizione presentando un atto d’indirizzo unitario: «Sollevare dalle loro mansioni anche i dirigenti coinvolti nell’indagine ‘Operazione Spada’»
ATTO DI INDIRIZZO
RIMUOVERE DALL’INCARICO
GLI ASSESSORI
RAGGIUNTI DA AVVISI DI GARANZIA
IL CONSIGLIO COMUNALE
premesso che
- le opposizioni avevano ravvisato il fallimento di questa Amministrazione già nell’emergere di uno stato quantomeno di predissesto del bilancio dell’Ente;
- in tale circostanza, la gravità della situazione dei conti comunali risultava già, con tutta evidenza, essere lo specchio di altrettanto gravi responsabilità politiche, tali da escludere che la fase di ripianamento dei debiti potesse essere gestita dagli stessi che ne avevano determinato l’insorgere e l’accumularsi;
- a fronte di tutto ciò, erano state chieste le dimissioni del sindaco come unico vero atto di responsabilità adeguato;
- tale richiesta è stata del tutto ignorata, con l’automatica conseguenza di affidare i rimedi e le soluzioni ai responsabili del problema;
- nell’ambito di un’inchiesta avviata da circa un anno, nei giorni scorsi la magistratura ha notificato numerosi avvisi di garanzia a 16 persone, per vicende che riguardano – tutte – la gestione di servizi comunali, formulando ipotesi di reato gravissime quali l’associazione per delinquere, la turbata libertà degli incanti e il falso ideologico;
- in particolare, 2 tra le persone raggiunte dai suddetti avvisi di garanzia risultano assessori nonchè altri sono dirigenti dell’Ente;
- la vicenda in generale e, in particolare, il possibile coinvolgimento personale e diretto di due assessori-chiave negli assetti di giunta nonché di dirigenti che occupano posizioni altrettanto strategiche, delegittima ulteriormente questa Amministrazione, ingenerando tra l’altro nella pubblica opinione un forte disorientamento e sfiducia;
- pur nella piena condivisione dei principi garantisti del nostro ordinamento e dei diritti degli indagati, si ritiene che lo sviluppo dell’inchiesta e gli oneri che ne conseguono non siano compatibili con il normale espletamento delle funzioni assessorili e degli uffici interessati, nè con il rispetto dovuto alla terzietà delle istituzioni
CHIEDE
che vengano cautelativamente e tempestivamente rimossi dall’incarico gli assessori D’Ubaldi e Bucari e sollevati dalle attuali mansioni i dirigenti a loro volta indagati.
Terni, lì 21. 11. 2016
Paolo Crescimbeni
Marco Celestino Cecconi
Enrico Melasecche
Thomas De Luca
Angelica Trenta
Valentina Pococacio
Federico Pasculli
Patrizia Braghiroli
Francesco Maria Ferranti
Stefano Fatale
Federico Brizzi