I vertici non si dimettono, non vogliono rinunciare ai soldi degli emolumenti. Intanto si scopre che a casa Cacciaglia (babbo e figlia) le pulizie sono affidate a… (roba da primissima Repubblica)
CIVITAVECCHIA – Chiacchierini e Cacciaglia continuano a stupire e stupirci. Ormai è chiaro che non lasceranno mai la poltrona che stanno occupando da anni nonostante il danno causato alla Fondazione Cariciv con le lo scelte. Hanno depauperato le casse al punto tale che i soldi che si possono ancora spendere sono utilizzati solo per coprire i loro immeritati gettoni e cariche di indennità di carica.
Se avessero rinunciato a questi soldi, di cui non hanno certamente bisogno, la Fondazione, per il 2017, avrebbe avuto la possibilità di spendere per il territorio, come statuto prevede, quasi 400 mila euro contro gli attuali e impronunciabili 2 MILA EURO.
Ovviamente stiamo aspettando la pubblicazione del bilancio di Mecenate, la società strumentale che gestisce la televisione meno vista della storia civitavecchiese. Televisione dove lavorano, si dice, 13/14 persone tra cui spicca, ovviamente, la giornalista di punta, Francesca Cacciaglia, figlia del deus ex machina Vincenzo Cacciaglia.
Loro con la Fondazione portano a casa soldi, tanti, e nel corso degli anni pur di far felice la figlia il buon “Ciccio” Cacciaglia le comprò la televisione. Forse è l’unica Fondazione del genere a possederne una, se ci sono altre segnalatecele.
Poi ci sono le 17 persone alle dipendenze della scuola primaria. Fiore all’occhiello dello stesso Cacciaglia che, ovviamente, per non farsi mancare nessun titolo, svolge anche l’attività di dirigente scolastico, preside, chiamatelo come meglio vi viene.
Infine i 7 dipendenti della Fondazione “madre”, quelli che nel 2017 si dovranno girare i pollici perché non ci sono progetti da seguire e non ci sono attività dirette da portare avanti.
Come mai la Fondazione Cariciv è arrivata ad avere ben sette dipendenti?
Ci dicono che l’ultimo ad essere stato assunto dalla dirigenza è un addetto alle pulizie, tale Samuele.
Una assunzione che nell’ambiente interno alla Fondazione stessa ha fatto gridare allo scandalo.
Già, perché a quanto pare, questo Samuele, sarebbe il figlio della signora Anna. Quest’ultima si occupa di tenere pulite le aule, gli uffici e i vari locali della scuola primaria.
Di cosa ci si dovrebbe scandalizzare, che una mamma sia riuscita a sistemare il proprio figlio?
Nooooo… Assolutamente no.
Lo scandalo è che la signora Anna si prende cura delle pulizie di casa del “vecchio” Cacciaglia e di quella della figlia Francesca.
Ora non sappiamo se con un secondo regolare stipendio, oppure se in nero o invece all inclusive (cioè pagato tutto dalla Fondazione), certo è che Cacciaglia sembra essere davvero inidoneo a ricoprire ancora questo ruolo.
Forse quando lo portarono dentro alla Fondazione si dimenticarono di dirgli che non era di sua proprietà ma bensì della collettività civitavecchiese. Cacciaglia utilizza la Fondazione come se fosse l’azienda di famiglia e questo è a dir poco vergognoso.
Chissà cosa hanno da dire oggi tutte quelle associazioni che si prestarono a sottoscrivere un documento di solidarietà con il cda dei disastri (e dei milioni persi) consapevoli che non vedranno più il becco di un quattrino?
Chissà quale giochetto di prestigio è stato messo in atto per coprire i buchi, impressionanti di Mecenate (che dovrebbe essere chiusa quanto prima per evitare che l’intero patrimonio della Fondazione finisca col consumarsi del tutto) ma noi lo scopriremo presto, molto presto.
Nel frattempo, stiamo raccogliendo altre storielle molto interessanti sulla Fondazione e, tra qualche giorno, ve ne cominceremo a parlare.
La saga dei Cacciaglia è appena iniziata. (segue)