Eccoci presenti al nuovo attacco civico di “Viterbo Civica”, che non è l’opinione di persone, non è Lucio Matteucci, che comunque l’ha creata e gli sta dando tutto se stesso, ma è una unione di intenti, è raggiungere uno scopo univoco verso il sociale e la civiltà, è il riscoprire il sapore delle domeniche passate in compagnia all’aria aperta.
Magari tra un bicchiere di vino, una bruschetta come si faceva una volta quando si assaporava il gusto della vita, con i bambini che giocavano all’aria aperta a volte anche sbucciandosi qualche ginocchio, ma alla sera sicuramente sereni di aver socializzato con i propri coetanei.
Cosa che purtroppo oggi non esiste più, infatti la società odierna sta di giorno in giorno creando dei solitari imprigionati nell’elettronica, chiusi in un egoismo proprio, per cui vanno sicuramente premiati i genitori che portano i propri figli in queste iniziative; ma veniamo ora a raccontarvi la giornata odierna.
Giunti al giorno del fatidico attacco al fontanile e storico abbeveratoio de La Quercia, mentre sul posto, i volontari di Viterbo Civica, erano già pronti, pieni di carica e armati di tutto il necessario, il nostro amico Lucio Matteucci ribalta col suo furgoncino, ma niente paura nessuno ci ferma.
Appurato che non ci sono stati danni fisici, i presenti si sono organizzati iniziando l’opera di pulizia, ed ecco che trafilato, ma tutto intero, arriva il nostro Lucio nazionale, diciamo giornata iniziata male ma finita molto bene.
Iniziare con un incidente non è il massimo… ma quello che conta è che l’associazione, con i suoi meravigliosi volontari, ha raggiunto lo scopo riportando al suo splendore l’antico fontanile de La Quercia.
Questo fontanile ha una storia incredibile da raccontare.
Ci auspichiamo che, un giorno, il nostro concittadino, il professore Antonello Ricci, sarà disponibile a farci rivivere le antiche tratte di bestiame e le antiche liti magari per pochi spiccioli.
Concittadino che prontamente ha fatto suo l’invito, infatti in un commento dichiara:
“E meraviglioso quel peperino, così finemente lavorato e ad arte posto in opera dalla sapienza dei nostri vecchi scalpellini, orgoglio secolare del nostro artigianato.
Meraviglioso il luogo: la parte coperta (il lavatoio delle nostre donne) e quella scoperta (il fontanile per le bestie della fiera) raccontano ancora mille storie. Di quando eravamo certo più poveri e magari anche più duri, ma certamente pure, per infiniti aspetti, più umani.
La legge del ricasco, gli articoli degli statuti medievali vergati dai nostri padri tanto hanno ancora da insegnarci: l’acqua di tutti, risorsa da non sperperare, ricchezza della vita, della gioia e dell’economia.
Una promessa: organizziamo insieme, in questo splendido “teatro” delle storie una mattina (o un pomeriggio, se preferite) di narrazione pubblica sul tema della città-civicità. Io ci sarò. E al mio fianco – suppongo non vorrà mancare – l’amico collega e sodale di tante battaglie a suon di fole, il buon Pietro Benedetti. Fatemi sapere. Per l’intanto: grazie per questo regalo di civiltà. Bravissimi!”
Sicuramente è stato bello, alla fine, vedere nuovamente i bambini tornare a giocare dentro questa meraviglia, pezzo della nostra storia.
Il tutto è stato allietato dalla sorpresa fatta dalla famosa gastronomia Biscetti e dalla pasticceria L’Etoile di Alice che hanno rifocillato i convenuti con pizza e mortadella, tisana calda e pasticcini vari.
Ecco, questa è Viterbo Civica, che accomuna tanta gente opponendosi costantemente al degrado e impegnando una minima parte del proprio tempo cercando di essere utile alla comunità.
Utile alla comunità come respirare quella voglia di fare dei comuni cittadini che quasi sempre, vengono sfruttati dalla politica locale e non solo, per carpire il loro voto.
L’appello che fa Viterbo Civica alle istituzioni è che non è più possibile tralasciare la nostra storia, il nostro passato e il nostro futuro all’incuria più totale.
Ma, soprattutto, non è possibile che debbano essere i cittadini a prendersi cura del proprio patrimonio culturale e artistico della città, nonostante le gabelle che vengono pagate nelle varie forme di tasse applicate.
Sono diversi anni che, nostro malgrado, dobbiamo prendere atto di quanto poco è stato fatto dalle nostre amministrazioni per questi capolavori.
Piuttosto, sempre nostro malgrado, siamo costretti a prendere atto di come siano abbandonati a loro stessi.
Ovviamente la memoria non ci tradirà, quando chi si presenterà alle prossime elezioni effettuerà le solite promesse da marinaio, incitando al cambiamento e alla voglia di fare a parole come i paladini della tastiera che non sanno prendere una zappa in mano.
Ci teniamo a precisare che l’ennesimo attacco effettuato, è avvenuto su segnalazione di una cittadina, e quando la città chiede aiuto è dovere morale intervenire se la amiamo, quindi si invitano tutti a fare eventuali segnalazioni per i futuri attacchi civici.
Con l’occasione comunichiamo che, Viterbo Civica, prossimamente chiuderà il suo bilancio, quindi devolverà il totale in cassa ai terremotati.
Ricordiamo inoltre che nei giorni scorsi, ha donato una lavatrice alla scuola materna del Pilastro.
Per noi è passione e divertimento ma abbiamo bisogno di più partecipazione per poter perseguire questi meravigliosi risultati.
Vi diamo appuntamento al prossimo Attacco Civico.
Viterbo Civica