NORCIA – Vista l’incapacità di fornire nell’immediato i moduli abitativi di emergenza sufficienti, la scelta di sorteggiare le 20 “casette” disponibili in una sorta di lotteria della disperazione, rappresenta l’ultima umiliante beffa sulla pelle delle famiglie colpite dal terremoto.
Per questo oggi abbiamo voluto sollevare la questione anche a livello parlamentare.
Tutti ricordiamo le promesse fatte dall’Ex Premier Renzi nel corso della campagna elettorale per il Referendum, ma la realtà è ben diversa e certifica la gestione fallimentare dell’emergenza da parte del Governo, dei vertici della Protezione Civile e del Commissario straordinario per la ricostruzione Vasco Errani.
Di fronte a questo, invece che prendere atto della situazione e fare una seria autocritica, si è preferito l’ennesima “spettacolarizzazione” e strumentalizzazione della vicenda, con tanto di messa in onda del sorteggio. Amministrare significa, prima di tutto, assumersi la responsabilità delle scelte (anche di quelle impopolari).
Non entriamo nel merito dei criteri che sarebbe stato possibile adottare per l’assegnazione: dai tempi di presentazione della domanda alla presenza di minori e/o anziani all’interno dei nuclei familiari.
Qualsiasi criterio sarebbe stato migliore di questa vera e propria “abdicazione” dal proprio ruolo. In questi mesi di costante presenza sul territorio, abbiamo toccato con mano il senso di abbandono da parte dello Stato che cittadini ed imprese continuano a vivere.
Lentamente, l’incredulità e la rabbia di fronte ad una gestione dell’emergenza che ha dovuto poggiare in massima parte sulle iniziative spontanee di Enti, Associazioni e semplici cittadini, sta lasciando il posto ad una sorta di rassegnazione che, a Norcia come in altre località colpite dal sisma, fa sembrare normale ciò che in uno stato degno di questo nome normale non può essere: le Istituzioni devono garantire la dignità di tutti i cittadini, è il caso di dirlo… anche di quelli meno fortunati”.