“manca un piano di fuga e un’area raccolta, invitiamo il sindaco Mismetti a partecipare ad una prova di evacuazione insieme ai bambini”
In seguito ai recenti eventi sismici, l’area del folignate sembra essere compresa in una sorta di limbo che, di fatto, la pone fuori da ogni piano di intervento e messa in sicurezza. Eppure, le sollecitazioni del terremoto le ha subite e le sta subendo anche Foligno. I danni, seppur in misura meno pesante rispetto ad altre zone colpite, aumentano ad ogni nuova scossa, mettendo a repentaglio ciò che in passato è stato realizzato in maniera approssimativa. Il riferimento è ai plessi scolastici che, più di altri, necessitano attenzione. Quello che servirebbe in questo momento è un nuovo modo di ripensare l’edilizia scolastica, nonché una seria e lungimirante progettazione in grado di garantire all’intera collettività il maggior livello di sicurezza possibile per i propri figli.
Una sicurezza non solo strutturale, ma anche ambientale ed urbanistica. Prendiamo come esempio la scuola elementare di Fiamenga, che non presenta un piano d’emergenza adeguato alle recenti necessità. L’edificio scolastico, oltre ad essere circondato dalla strada, offre uno spazio verde attiguo davvero risibile, per non dire inesistente. In caso di evacuazione, infatti, non esiste per i bambini un’apposita area di raccolta o di convergenza. Gli alunni non potrebbero uscire all’esterno perché si ritroverebbero da una parte, in mezzo alla strada statale a schivare i veicoli che sopraggiungono ad alta velocità e dall’altra, in una strada interna che è sempre molto trafficata. D’altronde i bambini non potrebbero nemmeno recarsi tutti nell’area verde in quanto si creerebbero seri problemi di affollamento. Tale area, inoltre, appare inadeguata in caso di terremoto in quanto troppo a ridosso dell’edificio. Per toccare con mano il problema e capire di cosa stiamo parlando, vogliamo invitare il sindaco Mismetti e la Giunta, che hanno calorosamente presidiato all’inaugurazione della scuola di Fiamenga, a partecipare ad una prova d’evacuazione con i bambini, per verificare l’effettiva adeguatezza del piano d’emergenza dell’edificio scolastico. Quante altre situazioni come quella di Fiamenga presentano delle criticità? Su questo tema vorremmo chiedere ai cittadini di segnalarci le varie incongruenze esistenti negli edifici scolastici del territorio. Alle istituzioni, invece, chiediamo di intervenire in maniera concreta e in modo tale da non doverci mettere mano ogni qualvolta si verifica una criticità. Basta con interventi che chiudono un buco da una parte e creano un cratere dall’altra.
Comunicato stampa Lega Nord