Terzo incontro nella trattativa di Usb con Unicoop Tirreno sul piano di esuberi e tagli ipotizzato dall’azienda.
Nell’incontro di ieri, 8 febbraio 2017, la cooperativa ci ha presentato i punti cardine di quello che dovrà essere un accordo da firmare nelle prossime settimane.
– Protocollo di intesa per le cessioni e per le chiusure dei negozi.
L’azienda ha confermato la sua disponibilità a redigere un protocollo di intesa per la gestione dei negozi da chiudere o da cedere ad altre aziende, monitorando costantemente la situazione insieme alle organizzazioni sindacali attraverso una continua condivisione di informazioni. Anche oggi Usb ha ribadito la sua richiesta di rivedere almeno in parte il piano di abbandono di questi negozi da parte della cooperativa.
– Rinegoziazione Contratto Integrativo Aziendale.
L’obiettivo della cooperativa è ridurre l’attuale costo dell’integrativo (circa 7 milioni di euro l’anno tra premi e altri istituti) attraverso una neutralizzazione temporanea di alcune voci. Da parte nostra abbiamo ribadito che i sacrifici dei lavoratori dovranno essere ben proporzionati agli stipendi, perché non si possono assolutamente operare tagli su salari che sono già quasi sotto la soglia di povertà. L’azienda ha poi proposto di legare alla presenza al lavoro il premio aziendale: un’ipotesi che ci lascia molti dubbi. Anche i permessi sindacali previsti dall’integrativo verranno (non del tutto) tagliati: questo aspetto ci vede favorevoli.
– Ammortizzatore sociale.
L’azienda intende procedere con la richiesta alle istituzioni dei Contratti di Solidarietà o della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria. Su questo aspetto sarà un tavolo tecnico composto da azienda e sindacati a gestire tutti i necessari approfondimenti numerici. Al momento quindi non siamo ancora in grado di dire qualcosa sugli aspetti quantitativi di questo ammortizzatore sociale conservativo. Questo ammortizzatore avrà una durata prestabilita e pochi mesi prima della fine di esso le parti si rivedranno per fare il punto della situazione sia riguardo ai risultati economici dell’azienda, sia riguardo al numero di uscite volontarie. A proposito dei risultati economici, siamo ancora in attesa del piano industriale dato che ad oggi abbiamo solo una dichiarazione di intenti di Unicoop Tirreno di far tornare in utile l’attività caratteristica, ma non si è capito bene come.
– Licenziamenti collettivi con meccanismo di incentivazione predefinito a scalare.
Unicoop Tirreno intende individuare i lavoratori disposti ad uscire dall’azienda su base volontaria, proponendo loro degli incentivi che saranno più alti per chi esce subito e via via più bassi man mano che passa il tempo. L’azienda ha garantito equità ed equilibrio nei trattamenti dei lavoratori che vorranno lasciare l’azienda e ha assicurato che non potrà unilateralmente prendere decisioni espulsive.
– Contratti di servizio.
L’azienda intende tagliare alcuni appalti per reinternalizzare dei servizi. Per noi questo dovrà necessariamente essere legato ad un conseguente abbassamento del numero degli esuberi Unicoop Tirreno, e siccome per noi i lavoratori devono essere tutelati tutti, abbiamo chiesto di avere informazioni tempestive in modo da poter gestire sindacalmente gli eventuali esuberi nelle ditte appaltatrici e trovare subito delle soluzioni.
– Dirigenti.
Entro fine febbraio, 4 dirigenti usciranno dall’azienda, altri 4 saranno demansionati (stipendio dimezzato) e altri 2 subiranno una decurtazione dello stipendio. In totale i dirigenti passano quindi da 17 a 9 e lo riteniamo un numero più consono.
Oggi sono stati fatti dei passi in avanti e abbiamo percepito un ascolto e un recepimento di alcune nostre osservazioni portate al tavolo nei due incontri precedenti. Usb va avanti verso l’obiettivo di esuberi zero, convinti che questo sia assolutamente raggiungibile.
I prossimi incontri sono calendarizzati per il 14 e il 16 febbraio. Date soggette a conferma.