Dopo il “NO!” di Pietro Mencarini a Tajani & Co. Catini non ci mette la faccia ma ripiega sulla terza scelta (la seconda sarebbe stata Giulivi) e lancia la candidatura del dipendete del Consorzio di Bonifica
TARQUINIA – È Roberto Fanucci, 54 anni, geometra impiegato al Consorzio di Bonifica, il candidato sindaco del centrodestra. Lo annunciano i gruppi di Rinnova e Idea e Sviluppo che hanno chiuso l’accordo per una candidatura proveniente dalla società civile.
Una candidatura che, di fatto, era considerata l’ultima spiaggia se anche Pietro Mencarini avesse definitivamente detto no ai corteggiatori locali ed europei.
Roberto Fanucci è ben consapevole del fatto di essere davvero l’ultima spiaggia dei giovani ribelli (dove alle spalle hanno comunque personaggi del calibro [magnum] di Silvano Olmi) e quindi una sorta di agnello sacrificale.
Con questa mossa, quindi, diventa ufficialmente il secondo candidato del centrodestra contro i due di sinistra, Bacciardi e Ranucci, e il candidato dei 5 stelle che oggi, probabilmente, deciderà del suo futuro.
Nel ristorante Il Butto, ritrovo fisso del quartier generale di Gianni Moscherini, è stato visto il sindaco di Civitavecchia Antonio Cozzolino.
Forse in fuga dalla città che tanto lo contesta. Oppure qui per dare stimolo a formare una lista simile a quella messa in piedi da lui, con elementi provenienti dall’estrema sinistra, dal movimento verde e dagli ambientalisti.
Intanto la cena di Fratelli d’Italia è stata un vero e proprio successo. L’onorevole Rampelli ha tenuto a battesimo la candidatura di Gianni Moscherini e spronato i giovani a lottare per chi ha le idee e soprattutto i mezzi (culturali e relazionali) per rilanciare un paese diventato arido in ogni settore.
Catini e compagnia cantando, nel frattempo, hanno inviato un comunicato che sembra davvero essere il canto del cigno:
Negli ultimi mesi siamo stati accostati a diverse figure che hanno palesato la volontà di candidarsi alla carica di Sindaco di Tarquinia alle prossime elezioni amministrative.
La storia politica recente della nostra Città ci ha insegnato però che le scelte vanno condivise e ponderate, non subite. Partendo da questo presupposto abbiamo iniziato insieme un percorso alle ultime elezioni dell’Università Agraria, quando con la candidatura di Manuel Catini abbiamo conseguito un risultato significativo, riuscendo quasi a scardinare l’egemonia della classe dirigente che da dieci anni vessa con decisioni scellerate il nostro territorio.
Dopo quell’appuntamento è servito poco tempo per rendersi conto che la coalizione di centro sinistra aveva fatto il suo corso, giungendo ad una situazione grottesca in seno all’Università Agraria, con un Presidente dimissionario di fronte all’impossibilità di accontentare con gli incarichi tutta la sua coalizione e di fronte ad un emergenza economica senza precedenti che ancora una volta vedrà necessario l’intervento di persone serie e responsabili che rappresentino un’alternativa per rimediare agli errori del Partito Democratico e dei movimenti che lo hanno accompagnato in questa esperienza amministrativa tanto all’Agraria quanto in Comune.
Ci sia consentita la presunzione di affermare che noi vogliamo e possiamo essere quell’alternativa, libera da logiche di partito, libera da schemi demagogici che parlano soltanto alla pancia dei cittadini, facendo leva sui mille problemi di carattere economico e sociale che hanno aggredito Tarquinia e non solo. Ci sia consentita la presunzione di volerci rivolgere al cuore ed alla mente dei tarquiniesi, senza sbandierare promesse impossibili da mantenere, come ci hanno abituato fino ad oggi.
Il nostro gruppo è cresciuto, è cresciuta la nostra coesione e la consapevolezza che solo con la partecipazione di tutti si possa amministrare una Città importantissima, sotto tutti i punti di vista, come Tarquinia. Per questo abbiamo ritenuto di puntare su un candidato Sindaco che sia espressione della società civile, che abbia la preparazione, la passione e la voglia di impegnarsi devotamente per la nostra Città. Abbiamo individuato questa figura in Roberto Fanucci come segno di continuità al progetto richiamato sopra, un tecnico stimato e capace che ha saputo unire gli intenti di tutte le persone che hanno sposato il nostro progetto. La candidatura di Roberto si distingue da tutte quelle presentate finora, tra le altre cose, per il fatto di essere stata largamente vagliata e condivisa in questo tempo, e siamo pienamente convinti che si tratti della persona adatta a ricoprire un ruolo così delicato.
Vogliamo rivolgerci a tutti i cittadini, di qualsiasi provenienza e simpatia politica, invitandoli ad aderire a questo progetto di ampio respiro, dove la trasversalità possa essere vista come una risorsa ed un serbatoio di idee per rilanciare Tarquinia, senza rinchiudersi in aree politiche che nel 2017 non hanno alcun senso in un ambito territoriale come il nostro. Il nome di Roberto non è stato imposto dall’alto da burocrati di partito, viene dalla gente che ha creduto e crederà nel rinnovamento e nel cambiamento, viene da tutte quelle persone che non si sono sentite rappresentate in questi dieci anni di amministrazione di centro sinistra, viene dal cuore della società tarquiniese, viene da tutte quelle persone che hanno capito di poter riprendere in mano le sorti della propria Città.
Dal 2015 abbiamo ripetuto spesso che “cambiare si può”, oggi crediamo sia il caso di apportare una piccola modifica a quello slogan, perchè oggi più che mai “CAMBIARE SI DEVE”, con Roberto Fanucci Sindaco.