CIVITAVECCHIA – Riceviamo e pubblichiamo: La risposta dell’assessore Ceccarelli e del Pincio sui “no” dell’amministrazione Cozzolino che stanno paralizzando la città è da incorniciare. Intanto, la replica dimostra che il SIndaco in Consiglio, quando ha detto di non sapere nulla né della richiesta di Conad sulla realizzazione del centro logistico, né dell’intenzione della CEI di investire oltre 3 milioni di euro per il santuario di Pantano, o ha mentito oppure conta talmente poco che nessuno si è preoccupato di informarlo delle due vicende. In ogni caso il suo negare l’evidenza è patetico.Quanto alla replica, si tratta – e non poteva essere altrimenti, visti i documenti di cui sono in possesso – di una conferma di quanto è stato contestato a Cozzolino in consiglio.
E’ chiaro che Conad chiese l’ampliamento del centro logistico in zona industriale, perché di fatto quello che si sta realizzando a Tarquinia è un altro hub del colosso della grande distribuzione. Che poi a Monna Felicita non ci fosse spazio sufficiente è un altro discorso, ma Cozzolino e Pantanelli non hanno mosso un dito per cercare una soluzione alternativa e trattenere l’investimento di Conad a Civitavecchia.
Sul santuario, credo che basti la semplice ricostruzione (peraltro parziale) dell’iter fin qui seguito dal Pincio per capire che quanto accaduto alla Cei sia del tutto coerente con ciò che quotidianamente accade con le vicende urbanistiche cittadine. Due anni (ci scusi il SIndaco, il primo atto formale non è di fine 2014, ma “solo” di aprile 2015) per non dare risposte a un investimento, a costo zero per il Comune, di oltre 3 milioni, che ora rischia di essere dirottato altrove. Tutto per una variazione di destinazione d’uso di una porzione di meno di 800 metri quardati di terreno agricolo, rispetto a 6000 metri quadrati di superficie su cui dovrà (speriamo) sorgere il santuario.
Prendiamo atto della dichiarazione dell’assessore che (bontà sua) dichiara che è intenzione dell’amministrazione comunale far realizzare l’opera. Gli diamo fiducia e aspettiamo quanto prima la variante in consiglio comunale per avviare la realizzaizone di un progetto che – in un momento di crisi profonda come quello attuale – darebbe un po’ di ossigeno all’economia locale.
Massimiliano Grasso
Capogruppo La Svolta