Il gruppo consiliare: “Al più presto una procedura ad evidenza pubblica per l’individuazione di un nuovo interlocutore”
CIVITAVECCHIA – Il gruppo consiliare del Partito Democratico ha presentato un’interrogazione urgente alla luce delle allarmanti notizie emerse in data odierna sulla stampa (“Ladispoli, spuntano centinaia di migliaia di euro di consulenze ad una lobby dei castelli romani”), nelle quali la Asp Finance, già individuata dall’attuale Amministrazione comunale come interlocutore per la valorizzazione del patrimonio attraverso la Sgr incaricata di reperire soggetti in grado di finanziare i progetti previsti dal piano delle alienazioni e valorizzazioni recentemente approvati dalla maggioranza in Consiglio Comunale, viene citata quale società che detiene uno schema fisso di relazioni stabili con gli enti locali in grado di procurare enormi introiti senza partecipare ad alcuna gara ad evidenza pubblica.
In considerazione del fatto che in uno specifico articolo telematico di una testata locale, viene espressamente menzionato l’attuale dirigente ai servizi finanziari dott. Riccardo Rapalli quale gestore dei rapporti con la Asp Finance sia nel 2013 a Ladispoli sia, successivamente, a Civitavecchia con l’avvento della nuova Amministrazione.
Nell’ottica di un rapporto trasparente tra il governo cittadino e la popolazione tutta, nella necessità di fare luce sulla teorizzata prassi di applicazione di un metodo che porta alla società incredibili introiti in caso di chiusura dell’operazione senza alcun rischio d’impresa.
Tutto ciò premesso, il gruppo consiliare del Partito Democratico chiede al sindaco Antonio Cozzolino ed alla Giunta per quanto di sua competenza di esperire al più presto un bando per l’individuazione di un nuovo interlocutore, stavolta scelto attraverso la procedura di pubblica evidenza, in grado di gestire la valorizzazione del patrimonio comunale secondo gli indirizzi della pubblica Amministrazione; di attivare il Segretario Generale per verificare, attraverso i dettami del piano di prevenzione della corruzione recentemente approvato e anche alla luce di quanto emerso nel comprensorio, non si rilevino fatti o circostanze che possano indurre il Comune, in via cautelativa, a dover interrompere i rapporti con la Asp Finance.